Smog, a Roma si insiste sulle targhe alterne. Oggi il picco di polveri sottili

28/12/2015 di Redazione

Lo smog non ha risparmiato Roma nemmeno nelle festività di Natale e Santo Stefano. Dopo 30 giorni consecutivi di polveri sottili nell’aria, pericolose per la salute e previsioni dell’Arpa negative fino al 30 dicembre, nella Capitale il commissario Francesco Paolo Tronca continua a insistere con le targhe alterne. Una misura, però, contesta il Messaggero, tra le meno impattanti (diminuisce il 20% delle automobili, nei casi migliori, ndr).

SMOG, ROMA INSISTE SULLE TARGHE ALTERNE. POLEMICHE CONTRO TRONCA

In arrivo, però, ci sono anche limiti sulla temperatura delle caldaie. Spiega il quotidiano della Capitale:

Il commissario punta anche sulla limitazione a 18 gradi della temperatura delle caldaie (l’ordinanza prevede anche i controlli), mentre l’Ama, l’azienda dei rifiuti, non farà circolare un migliaio dei mezzi aziendali considerati troppo inquinanti. Sul tappeto c’è l’ipotesi di anticipare al 3 gennaio la domenica ecologica prevista per il 17 gennaio. Oggi e domani sarà la quinta e sesta volta che Tronca decide le targhe alterne, ma nei tentativi precedenti i risultati sono stati poco incoraggianti, perché le polveri sottili non sono diminuite e al contrario il traffico è impazzito, a causa degli ingorghi che si sono prodotti nelle fasce orarie in cui possono circolare tutti (in particolare tra 12.30 e le 16.30) e nelle zone a ridosso della fascia verde, in periferia, dove non vale il divieto. Il 24 dicembre Tronca, dopo avere diffuso il comunicato che annunciava il blocco totale del traffico, dopo un incontro con le associazioni dei commercianti, in serata ha fatto retromarcia, decidendo la cura light delle targhe alterne. Ieri in Campidoglio seminavano ottimismo: è vero che le centraline sono ancora fuorilegge, ma i valori registrati si sono abbassati il 26 dicembre. Non solo: ieri sera si è svolto un vertice tra Tronca, Atac (l’azienda dei trasporti) e la polizia municipale per perfezionare il piano di battaglia per oggi. Il commissario ha ordinato controlli molto severi, perché fino ad oggi con le targhe alterne a Roma circolava chiunque. Inoltre, ha chiesto ad Atac di potenziare le corse della metropolitana e applicare il biglietto unico giornaliero (con 1,5 euro si potranno usare linee A, B, C, ferrovie concesse e bus dalla mattina alla sera). Obiettivo: dimostrare che le targhe alterne possono funzionare anche a Roma e presentarsi mercoledì al vertice con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, con qualche risultato in mano. Intanto, c’è il Codacons che avverte: se con le targhe alterne lo smog non diminuisce presenteremo un esposto alla Procura perché «non si garantisce la salute dei cittadini». I Verdi accusano Tronca di essere il «promoter dei commercianti». «E’ vero che le polveri sottili stanno diminuendo – spiega un esperto del Servizio sanitario regionale – e che dopo il 31 le condizione meteorologiche potrebbero migliorare, ma fino a quel giorno non si può restare con le mani in mano.

In base ai dati delle centraline, però, il livello delle polveri sottili a Roma è ancora oltre i limiti di legge:

Le feste di Natale hanno pulito l’aria perché il traffico è diminuito, ma non l’hanno riportata entro i limiti della legge. Questo fa pensare che se oggi e domani le targhe alterne dovessero riproporre lo stesso menu di ingorghi e code le Pm10 potrebbero risalire alle stelle. Più nel dettaglio: il 25 dicembre, giorno di Natale, nove centraline su 13 erano oltre l’ormai conosciuto limite di 50 microgrammi per metrocubo. L’aria è maggiormente inquinata nella parte orientale della città, visto che gli impianti di Largo Preneste, Tiburtina e Cinecittà oscillavano tra i 70 e gli 80 microgrammi per metrocubo. Si dirà: ma il 26, dopo la pausa del traffico di Natale, l’aria si sarà ripulita? In parte è vero, perché sono diminuite le centraline fuorilegge. In parte no, visto che le tre aree peggiori – Preneste, Tiburtina e Cinecittà – erano ancora sopra i 60 microgrammi per metrocubo. Altro dato: Cinecittà, zona Tuscolana, ha avuto 60 superamenti nel 2015 ed è sempre stata fuorilegge da quando un mese fa è iniziata l’emergenza smog. Un altro dato interessante: anche l’hinterland è assediato dalle polveri sottili. In particolare Colleferro a Natale era a quota 88 e Ciampino a 78 (e qui il sindaco ha deciso le targhe alterne come Roma)”, si legge.

Non sono incoraggianti nemmeno le previsioni per i prossimi giorni, mentre dovrebbe migliorare la situazione con l’inizio del nuovo anno:

L’Arpa (l’agenzia regionale per l’ambiente) del Lazio nei grafici che pubblica sul sito colora di rosso e viola (vale a dire presenza diffusa e pericolosa per la salute di Pm10) la mappa di Roma fino al 30 dicembre. Il 31 qualcosa cambia e l’area rossa – polveri sottili sopra i 50 microgrammi per metrocubo – compare solo nella zona sud-est della città e della provincia. Non solo: la meteorologa Franca Mangianti, presidente dell’Associazione Bernacca, prevede per il 31 l’arrivo di un’alta pressione dalla Russia che dovrebbe abbassare le temperature, portare venti freddi. E ripulire l’aria. Fino ad allora però Roma resterà avvolta dalla cappa di smog.

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