Targhe alterne Roma: tanto non le controlla nessuno

Targhe alterne Roma: non le controlla nessuno. Il provvedimento di controllo delle emissioni e di contenimento del traffico registra l’ennesimo flop: secondo le stime, ieri il 24% dei romani si è curato poco o nulla di controllare il proprio numero di targa ed è semplicemente uscito di casa. I commercianti, d’altronde, sono sul piede di guerra visto che la frenata alla circolazione peggiora, e di molto, gli affari. Ieri si è espresso anche il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e analogo tenore le dichiarazioni del commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca.

TARGHE ALTERNE ROMA: TANTO NON LE CONTROLLA NESSUNO. COSÌ IL BLOCCO DEL TRAFFICO FINISCE NEL VUOTO

Vediamo la situazione, riportata dal Messaggero nella Cronaca di Roma.

Dovrebbero migliorare la qualità dell’aria e decongestionare il traffico. E invece, le limitazioni alla circolazione decise per frenare lo smog che attanaglia la Capitale, inghiottono ogni zona della città in un ingorgo impossibile. Implacabile, l’ormai noto «paradosso delle targhe alterne» è andato in scena anche ieri. Poca informazione sul blocco della circolazione per le targhe dispari, ma soprattutto controlli assenti da parte dei vigili. Il risultato è l’ennesimo lunedì nero per la mobilità romana con traffico impazzito e lunghe file dalle consolari al centro. Prese d’assalto, poi, le fasce orarie in cui il divieto non vigeva (fino alle 7,30, tra le 12,30 e le 16,30 e dopo le 20,30). Il Codacons ha snocciolato anche dati spiegando, ad esempio, che il 17 e 18 dicembre scorsi – quando era in vigore il provvedimento di limitazione del traffico – «il 24% di auto con targa vietata circolavano liberamente movimento nella Capitale».Cristoforo Colombo e via Cilicia, Tangenziale, Gra, Casilina, Prenestina, Casilina e Nomentana. L’elenco delle strade segnate dal bollino rosso del traffico in tilt potrebbe continuare, quasi all’infinito. Si snobba il divieto delle targhe alterne (ieri, ad esempio, era sufficiente appostarsi all’imbocco della Tangenziale, lato zona San Giovanni per vedere quante auto con targhe dispari circolavano), i livelli di Pm10 intanto non accennano a diminuire.

 

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Franco Gabrielli ha dichiarato che il Comune, certo, “non si diverte a mettere le targhe alterne”, ma che è un provvedimento dovuto in base alla legge. Le piccole imprese rappresentate dalla CNA sono pronte ad un’azione legale.

Andremo a verificare — spiega il presidente del Cna Roma — se il provvedimento era indispensabile e chiederemo un risarcimento per le perdite avute a causa del blocco delle auto in un periodo fondamentale per il commercio, già in crisi da diversi anni. Il mese di dicembre per noi è l’unica opportunità che abbiamo per chiudere l’anno in maniera almeno dignitosa. A settembre avevamo registrato una leggera ripresa e speravamo che con il Natale la situazione sarebbe migliorata

 

 

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