Allarme smog in tutta Italia, livello di polveri doppio o triplo rispetto ai limiti

È allarme smog in tutta Italia. Il bel tempo e l’assenza di vento di queste settimane hanno infatti contribuito in maniera rilevante all’innalzamento del livello di polveri nell’aria. Gli inquinanti sono ora il doppio o il triplo rispetto ai limiti di legge. Tanto che il governo è dovuto correre ai ripari, stanziando 5 milioni. Che però non sembrano essere sufficienti per Comuni e Regioni, che lavorano per trovare misure adeguate. Scrive Roberto Giovannini sulla Stampa:

I meteorologi e gli scienziati confermano che anche nei prossimi giorni il tempo sarà bello: niente venti , niente piogge e temperature miti, con rischio di nebbie e strati nuvolosi bassi. Gli inquinanti prodotti dal trasporto, dal riscaldamento e dall’attività economica non si disperderanno, e come chiarisce Nicola Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr, ci sarà quella «cappa grigia» fatta essenzialmente da polveri sottili pericolosa per la salute, con livelli attesi (specie in Val Padana) doppi o tripli rispetto ai limiti di legge ed europei.

ALLARME SMOG, SI STUDIANO MISURE IN OGNI CITTÀ

A Roma il livello di inquinamento eccessivo nasce dal traffico, poco scorrevole. Ed è per questo che si tenta di limitare la presenza di polveri nell’aria con limitazioni del traffico e targhe alterne. Le misure del Comune fanno insorgere i commercianti. «Non credo che il Campidoglio si diverta a mettere le targhe alterne, non ci crocifiggete», ha dichiarato ieri il prefetto Franco Gabrielli. «Ci sono dei livelli di polveri sottili, ci sono delle indicazioni delle centraline di rilevamento… Che cosa dovrebbe fare il Campidoglio se non cercare di calmierare la circolazione?». A Milano intanto, la pioggia leggera piovuta ieri, dopo 40 giorni di assenza di precipitazioni, non è bastata a risolvere il problema. Nel capoluogo lombardo è stato deciso di mantenere attiva l’Area C anche giovedì 24 dicembre. La Regione, intanto, pensa ad inasprire i divieti anche con provvedimenti impopolari. A Torino il sindaco Pier Fassino finora ha deciso per una misura soft con due giorni di gratuità dei mezzi pubblici, mentre i sindaci dell’area metropolitana chiedono incontri per una strategia comune. I ministri, intanto, garantiscono il loro impegno. Scrive ancora Giovannini sulla Stampa:

Ieri, al termine di una riunione organizzata dai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti si è deciso di sostenere queste misure di Regioni e Comuni con un fondo di 5 milioni di euro. Troppo pochi soldi? «Se necessario il fondo sarà certamente rifinanziato», chiarisce il ministro Galletti. Verranno utilizzati per sostenere i Comuni nello sforzo economico che stanno affrontando. Ad esempio, per compensare i mancati introiti delle aziende del trasporto pubblico, laddove si è deciso la gratuità o sconti per favorire l’uso dei mezzi pubblici.

ALLARME SMOG, GALLETTI: «NESSUNO HA LA BACCHETTA MAGICA»

Galletti spiega che «nessuno ha la bacchetta magica» per uscire da una situazione «di emergenza» e che ci vuole anche «un’assunzione di responsabilità» da parte dei cittadini:

«In certe zone, penso alla Val Padana, quello dello smog da polveri sottili è per ragioni geografiche un problema strutturale. Ma in questi giorni è diventata una vera e propria emergenza. Perché siamo in una situazione climatica emergenziale: il 2015 è l’anno più caldo della storia, e questo dicembre è il mese di dicembre meno piovoso della storia. Questi due elementi rendono la situazione ancor più grave di quello che già sarebbe. Quindi, le misure straordinarie sono inevitabili. Quelle che i Comuni e le Regioni hanno messo in campo in questi giorni».

 

Ministro Gian Luca Galletti, ma sono risposte sufficienti?

 

«Io credo che operazioni come le targhe alterne, la possibilità di usare mezzi pubblici gratuiti o scontati pubblici in determinati giorni e ore, tenere le strade bagnate e altro ancora, sono interventi che possono compensare una situazione che è di emergenza acuta. Penso che i Comuni abbiano mostrato competenza e responsabilità. Io posso aiutarli in questo momento ad attuare queste misure, e abbiamo varato un fondo di 5 milioni di euro per contribuire alle spese incorse. Sono 5 milioni pronti ad essere rifinanziati qualora ne servissero altri».

 

Torino ha offerto per qualche giorno i mezzi pubblici gratuiti…

 

«Sì, e i primi riscontri sono positivi: c’è stato uno spostamento dal traffico privato a quello pubblico».

(Foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

 

 

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