Eni-Report: dopo la puntata lo scontro su Twitter, «la prossima volta fateci intervenire in diretta»

Botta e risposta tra Report ed Eni nella puntata di domenica sera. La miccia è stata accesa da un servizio mandato in onda dal programma di Rai3 chiamato: «La Trattativa». Nel reportage si cercava di far luce sull’acquisto da parte della multinazionale italiana di una licenza da un miliardo di dollari, per sondare i fondali marini nigeriani del blocco petrolifero meglio noto come Opl245. Ma nel corso della trasmissione l’azienda ha risposto, per la prima volta, ai giornalisti di Milena Gabanelli pubblicando su Twitter documenti e infografiche.

L’ACCUSA DI REPORT –

«Report ha cercato di ricostruire il percorso di quella che si sospetta essere una delle più grosse tangenti mai pagate al mondo» spiegano dalla redazione «Il sospetto che sia stata pagata una tangente emerge per puro caso durante un processo civile presso l’Alta Corte di giustizia inglese dove nel 2012 si celebra una disputa tra due società, la Malabu oil, dell’ex ministro del petrolio della Nigeria Dan Etete, e una società delle British Virgin Islands, la Energy Venture Partners, del mediatore nigeriano, Emeka Obi».

«Inoltre – continua il comunicato – buona parte dei soldi pagati da Eni, ben 800 milioni, non sarebbero andati al governo, ma nelle tasche di società private nigeriane riconducibili al misterioso, Aliyu Abubakar, definito nel suo paese l’uomo ombra. Anche se l’ambasciata nigeriana ha inspiegabilmente negato il visto ai giornalisti, Report è riuscito a documentare a Lagos le sedi delle società a cui Eni ha versato gran parte degli 800 milioni: e vedremo che cosa ha trovato».

LA REPLICA DELL’ENI –

Marco Bardazzi, responsabile della comunicazione di Eni, ha risposto in prima persona definendo la vicenda “una fiction”.

 

Sono state poi pubblicate una serie di infografiche che aiuterebbero a chiarire la situazione

 

 

«La prossima volta fateci intervenire in diretta» lamenta Bardazzi a nome dell’Azienda «Hanno rifiutato l’invito, con richieste e attese andate avanti per un mese» ha risposto immediatamente la Gabanelli, pubblicando successivamente uno scambio di mail tra le parti.

Ad intervenire nel dibattito anche il direttore della rete Andrea Vianello

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