Bancomat e carta di credito: cosa cambia

Novità per chi utilizza bancomat e carta di credito. Da oggi entrano in vigore i tetti unici alle commissioni interbancarie, che dovrebbero consentire un risparmio stimato per i consumatori europei di circa 6 miliardi di euro. Ma resta comunque il rischio che i costi minori vengano scaricati ugualmente sui clienti degli istituti di credito.

 

LEGGI ANCHE: Sicurezza, 2 mld di costi in più: il governo porterà il deficit al 2,4% senza attendere l’Ue

 

BANCOMAT E CARTA DI CREDITO, COSA CAMBIA –

Ne parla oggi il quotidiano Libero in un articolo a firma Tobia De Stefano:

Dopo mesi di attesa, la decisione era arrivata nel corso del semestre italiano di presidenza Ue, oggi entrano in vigore i tetti unici alle commissioni interbancarie: 0,3% del valore dell’operazione per le transazioni con carta di credito, 0,2% per i pagamenti con bancomat. Una svolta che nelle intenzioni del legislatore europeo dovrebbe portare grandi benefici a favore dei consumatori.
Basti pensare che fino a ieri, «il balzello» pagato alle banche oscillava tra lo 0,5% e l’1,5% per le operazioni Bancomat e tra l’1 e il 2,5% per quelle effettuate utilizzando la carta. Il ragionamento era: risparmiano, per esempio, i ristoratori, i titolari di pubblici esercizi, dei piccoli supermercati ecc e di conseguenza l’utente finale si troverà al banco o allo scaffale gli stessi prodotti con un piccolo sconto rispetto quanto costavano prima. Il parlamento europeo e l’Eurostat calcolavano che nell’interaUnione i commercianti risparmieranno 6 miliardi di euro all’anno. E che a cascata una parte di questi risparmi si riverseranno sui cittadini.

BANCOMAT E CARTA DI CREDITO, NUOVI RISCHI –

Quali potrebbero essere duqnue le beffe? I rischi sono principalmente tre. In primo luogo le scoietà e gli istituti emittenti potrebbero essere costretti a scaricare i mancati ricavi sui loro clienti. Il mercato potrebbe ritrovarsi con una riduzione degli introiti di circa tre volte rispetto a quelli attuali e, per rifarsi, aumentare altri costi, come il prezzo fisico della carta nel momento in cui viene ceduta. In secondo luogo, gli operatori potrebbero agire sulle tariffe annuali che si pagano per usufruire del servizio, aumentare il costo annuale del servizio. Infine, potrebbe crearsi un problema di concorrenza. Come spiega De Stefano su Libero le nuove norme non valgono per tutti gli operatori. Sono inclusi solo i «sistemi a quattro parti», ovvero carte di emanazione bancaria come Visa, Mastercard e Pago-Bancomat, ma ne sono esenti «sistemi a tre parti» come American Express e Diners, che continueranno ad applicare le loro commissioni. Questa disparità pone un problema: i titolari di alcune carte rischiano di vedersi applicare dai negozianti un sovrapprezzo sui propri acquisti. Oppure, peggio ancora, le loro carte potrebbero non essere accettate.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Kay Nietfeld)

Share this article