Gli scienziati dell’Isis: i jihadisti reclutano esperti in chimica, fisica e infomatica

Non solo militari e talgiagole. Nelle fila dello Stato Islamico ci sono anche gli scienziati. L’Isis infatti recluta esperti in fisica, chimica e informatica per rendere ancora più forte la sua minaccia all’Occidente. I jihadisti, in altre parole, grazie alle nuove competenze è anche in grado di progettare attacchi con armi di distruzione di massa. Lo spiega oggi Cornelia Hendrich su Repubblica citando un documento informativo del Parlamento Europeo, diffuso dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi:

Secondo il rapporto, dai primi di ottobre di quest’anno sono morte già cinquecento persone in attacchi terroristici compiuti dall’Is ad Ankara, nella penisola del Sinai, a Beirut, a Parigi e a Tunisi. E le milizie del Califfo Al Baghdadi hanno minacciato ulteriori attentati, ben più “mortali e scioccanti”. Rob Wainwright, direttore dell’Europol, ha detto all’Europarlamento, dopo gli attentati di Parigi, che l’Europa deve prepararsi ad altri attacchi. «L’Is recluta centinaia di foreign fighters, alcuni dei quali laureati in fisica, chimica e informatica. Gli esperti ritengono che essi siano in grado di creare armi letali utilizzando mezzi semplici», scrive nel rapporto Beatrix Immenkamp, analista politica del Parlamento europeo. Numerosi esperti avrebbero già avvertito che il prossimo passo dell’organizzazione terroristica potrebbe essere un attacco con armi biologiche, nucleari o chimiche. Basti pensare, ad esempio, alle cariche esplosive confezionate in proprio, che contengono materiale biologico o nucleare. Anche i servizi segreti americani in agosto hanno messo in guardia sulla possibilità che gli attentati dell’Is possano cambiare: dalla strategia del “lupo solitario” a quella delle armi di distruzioni di massa.

Lo ha confermato anche il direttore presso la Nato del Centro contro la diffusione di armi di distruzione di massa, Wolfgang Rudischhauser: «L’isis dispone delle conoscenze d in parte anche degli esperti per mpiegare materiali chimici, biologici, radiologici e nucleari come armi terroristiche».

(Foto di copertina: MAHMUD TURKIA / AFP / Getty Images)

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