San Bernardino: i giornalisti invadono la casa dei due killer

Macchine fotografiche, telecamere e microfoni hanno invaso la casa dei due killer di San Bernardino, in California. Un live tour che sta scatenando diverse polemiche negli Stati Uniti perché anche se le emittenti hanno ricevuto il consenso del proprietario tecnicamente quella abitazione potrebbe avere ancora impronte e oggetti di interesse investigativo. Potenziali fonti di prova che rischiano di esser state inquinate dal passaggio dei giornalisti.

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A sollevare per primo la polemica è stato il Guardian che ha raccontato dell’atteggiamento dei quattro grandi network – BBC, CBS, CNN e MSNBC – entrati con il consenso del proprietario.

Il giornalista del Guardian, presente sul posto, ha preferito non entrare. Secondo quanto riportato dal proprietario Doyle Miller l’Fbi avrebbe parlato di ispezione chiusa: la casa era stata infatti restituita. Ma forse non è stata una buona idea aprire ai giornalisti che hanno invaso stanze, bagno, cucina nel giro di pochi minuti.

Il problema è che, secondo quanto riferiscono i reporter stessi, nella casa sono entrati anche passanti non quindi solo giornalisti e le telecamere hanno inquadrato dati sensibili e foto di altre persone estranee all’inchiesta. Per esempio MSNBC (la prima ad entrare nell’appartamento) ha mostrato la patente di guida della madre dell’attentatore.

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