Strage California: cosa sappiamo di Tashfeen Malik

Tashfeen, farmacista, mamma e moglie. Alcuni la indicano come il vero agente radicalizzante del marito, tanto da convertirlo alla jihad e a convincerlo a uccidere 14 innocenti. Ma cosa sappiamo di lei?

TASHFEEN MALIK

Tashfeen Malik e Syed Farook si erano conosciuti online, su un sito di dating per cuori solitari islamici. L’amore era nato quasi subito, tanto che Tashfeen ottiene un visto per entrare negli usa come fidanzata e ci rimarrà, con la carta verde, anche come moglie. Gli inquirenti, che avrebbero fatto trapelare la notizia del ritrovamento su Facebook di un lungo post in cui la donna “dedicava” qualcosa ad Abu Bakr al-Baghdadi, leader di Daesh, giurando fedeltà ai terroristi.

SAN BERNARDINO, LA SITUAZIONE

E mentre è ancora panico in Usa, dove una sede di Ups è stata evacuata per colpa di un pacco destinato a Syed Farook, si indagherebbe quasi esclusivamente sulla pista terroristica, stando almeno a quanto riportano le fonti media statunitensi, al centro di una feroce polemica dopo che ieri sono entrati nella casa dei killer con le telecamere.

MA CHI ERA TASHFEEN MALIK?

Il giallo principale rimane comunque Tashfeen Malik, quella donna senza volto che nessuno aveva mai davvero visto. Ne parla il Messaggero

Di Tashfeen sappiamo poco. […] Quel che sappiamo della 27enne farmacista tuttavia non ci offre nessuna prova che fosse una fanatica pronta a uccidere. Ci dice solo che era una donna profondamente religiosa e conservatrice. Sappiamo che era nata in Pakistan e che la sua famiglia si era trasferita in Arabia Saudita quando lei aveva cinque anni. A 18 anni però era tornata in Pakistan, per poter studiare.

L’amore con Syed

Nel 2013, Tashfeen ha risposto a un annuncio che il giovane americano-pachistano aveva messo su un sito di cuori solitari di fede islamica. Da lì era nata una relazione, che si era rafforzata quando Syed è andato in pellegrinaggio alla Mecca nel maggio del 2013.[…] Syed non ha avuto nessuna difficoltà a fare ottenere a Tashfeen il visto per entrare negli Usa. In realtà, la coppia si era sposata in Arabia Saudita, ma lei è entrata negli Usa con un visto da fidanzata, il K-1. Un anno dopo, ha ottenuto il permesso di residenza, il documento che in genere viene definito “carta verde”

La domanda degli inquirenti è: aveva pensato a tutto già da prima, Tashfeen, o la sua radicalizzazione – sempre se di terrorismo si tratta – è avvenuta dopo?

Quel che gli inquirenti non riescono a spiegarsi è se la giovane donna avesse premeditato tutto, se avesse scelto appositamente un marito americano per venire nel cuore del nemico del Califfato e agire dall’interno, o se non sia stata “radicalizzata” mentre era qui.

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