L’hoverboard-mania è scoppiata. Cosa è, come funziona e il prezzo giusto per comprarlo

08/12/2015 di Mazzetta

Gli hoverboard sembrano spuntati dal nulla eppure se ne vendono a centinaia di migliaia, prodotti da oltre 1.000 fabbriche cinesi che hanno inondato il mercato rispondendo a una domanda che sembra superare le più rosee aspettative e che ha già scatenato lotte sulla primogenitura dell’idea.

hoverboard

SULLE TRACCE DEGLI HOVERBOARD –

Joseph Bernstein ha seguito a ritroso le tracce degli hoverboard fino a Shenzen, poderoso distretto industriale nella Cina meridionale, e ha descritto su Buzzfeed come i dinamici cinesi abbiano colto l’esistenza di una forte domanda per gli hoverboard e come in pochissimo tempo siano riusciti a produrne una quantità enorme, che non esce però dagli stabilimenti di giganti come la Foxconn che serve i marchi dei giganti dell’informatica, ma da migliaia di piccole e medie imprese pronte a cambiare produzione o ad aprire nuove linee produttive per lanciarsi all’inseguimento delle ultime tendenze. Uno degli imprenditori intervistati da Bernstein cita ad esempio il selfie-stick come altra moda prontamente assecondata dai produttori di Shenzen.

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HOVERBOARD IL NOME –

Mentre i cinesi hanno invaso il mercato, da noi se ne sa poco e negli Stati Uniti li comprano senza nemmeno sapere come si chiamano, problema comune anche alla Cina, dove sono conosciuti con 3/4 definizioni diverse, nessuna delle quali ha ancora prevalso sulle altre. Hoverboard non è proprio corretto, per essere «hover» non dovrebbero toccare terra, come il famoso skateboard levitante visto in Ritorno al Futuro o la recente realizzazione di Lexus, questi invece hanno le ruote, ma per ora hoverboard  sembra decisamente essersi affermato nei mercati occidentali e in quelli anglofoni in particolare.

COSA SONO GLI HOVERBOARD –

Gli hoverboard hanno due ruote, sono mossi da motori elettrici alimentati da una batteria, si comandano inclinando i piedi; separatamente o insieme; e raggiungono una velocità di circa 10 chilometri all’ora, con un’autonomia di 20 chilometri. All’apparenza una buona e pulita alternativa all’andare a piedi o utili per percorrere lunghe distanze in grandi ambienti, più veloci di una normale camminata e meno che in bicicletta. Una velocità che non sembra renderli pericolosi, anche se in Gran Bretagna ad esempio è illegale usarli in strada o sui marciapiedi per via delle norme preesistenti, anche se per ora le forze dell’ordine non sembrano far caso ai primi esemplari. Per ora comunque i clienti non sembrano averli adottati come mezzi da trasporto, i più sono chiaramente interessati alla novità che a impiegarli per risolvere i propri problemi di mobilità. Si tratta in pratica di macchine simili ai Segway, ma senza manubrio e di dimensioni molto ridotte, le ruote sono da 6 pollici per i tipo più diffuso e da 10 per quello extra large, che però è meno portabile. L’oggetto è comunque abbastanza pesante, mediamente una decina di chili per la versione a 6 pollici. Portarselo dietro, ad esempio sui mezzi pubblici, non è comodo nemmeno per i modelli dotati dell’apposita borsa.

HOVERBOARD, COME SI USA –

Gli hovervoard sono composti da due parti indipendenti che ruotano sullo stesso asse e si comandano con i piedi, ogni piede comanda una ruota e va inclinato in avanti per dare impulso al mezzo o all’indietro per frenarlo. Sollevando un piede o spingendone uno più a fondo si curva nel verso del piede più inclinato in avanti. A mantenere l’equilibrio del dispositivo contribuisce l’elettronica e in particolare un giroscopio, ma ovviamente tutta la manovra non può prescindere dalla capacità del passeggero di rimanere in equilibrio. Manovre che, a sentire chi l’ha provato, sono alla portata di chiunque, il più è immaginarne un uso che vada oltre un giro in cortile o tra le mura domestiche per stupire amici e parenti.

 

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