Cop21, a Parigi via alla conferenza Onu sul clima

Entra nel vivo oggi a Parigi la 21esima conferenza Onu sul clima Cop21, il summit che potrebbe portare ad un accordo globale per il futuro del nostro pianeta. I lavori sono cominciati ieri con un minuto di silenzio in omaggio alle vittime degli attentati del 13 novembre nella capitale francese.

 

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COP21, I LEADER MONDIALI CERCANO UN ACCORDO SUL CLIMA –

Il summit si tiene a Le Bourget, appena fuori Parigi, ed è stata aperto dal presidente della Conferenza, Laurent Fabius, ministro degli esteri francese. Oggi saranno presenti anche il premier italiano Matteo Renzi, insieme ai 150 principali leader mondiali, dal presidente Usa Barack Obama al russo Vladimir Putin. «Conto su di voi per negoziare e costruire dei compromessi sin dalle prossime ore» per poter arrivare a un’intesa sul clima, è stato l’invito di ieri del ministro Fabius lanciato ai delegati di 195 Stati. «La gestione del nostro tempo sarà essenziale – ha affermato all’apertura di Cop21 a Le Bourget -, bisognerà che ogni giorno ci permetta di fare progressi».

 

Manifestazione anti Cops21
(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / IAN LANGSDON)

 

COP21, GLI SCONTRI E GLI ARRESTI DELLA VIGILIA-

Intanto ieri è stata anche giornata di scontri a Parigi tra manifestanti anti Cop21 e polizia. Gli agenti sono stati costretti a lanciare lacrimogeni e a caricare per fermare un corteo non autorizzato. Negli disordini a place de la Republique sono state fermate quasi 300 persone, per almeno 174 di loro l’arresto è stato confermato. Ma sono centinaia di migliaia le persone che hanno manifestato in tutto il mondo. Secondo i dati diffusi dall’ong Avaaz sarebbero almeno 570mila le persone che in tutto il mondo hanno manifestato per il clima, in circa 2.300 cortei, alla vigilia dell’apertura della Cop21. Il numero dei partecipanti potrebbe però anche aver superato le 600 mila unità.

I dimostranti di place de la Republique erano 2.000-2.500. Un gruppetto di violenti ha tentato di dar vita a un corteo non autorizzato. Mentre alcuni individui a volto coperto hanno tentato di aggredire i poliziotti bersagliandoli con bottiglie e sassi, o addirittura scarpe e altri oggetti che erano stati lasciati per rendere omaggio alle vittime delle stragi del 13 novembre. Dopo gli attentati di Parigi, infatti, lace de la Republique è diventata il luogo della memoria della capitale francese.

(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / IAN LANGSDON)

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