Elezioni Amministrative Roma 2016, Matteo Renzi vuole Roberto Giachetti?

Continua la preparazione delle elezioni amministrative Roma 2016, dopo l’appuntamento de La Prossima Roma convocata da Francesco Rutelli in cui, come abbiamo raccontato, proprio il Pd Roma sembrava essere il principale grande assente della giornata, tutti continuano a chiedersi: dove è il candidato del Partito Democratico per le elezioni 2016 nella capitale? La risposta è complessa da formulare, sopratutto perché potrebbe non esserci.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE ROMA 2016, MATTEO RENZI VUOLE ROBERTO GIACHETTI?

C’è un nome che per ora circola, fra i discorsi informali, tenuto un po’ sottotraccia e nominato di striscio: quello di Roberto Giachetti. Fabio Martini, sulla Stampa, ne scrive

Nella sfida delle città, destinata nella primavera 2016 a condizionare il futuro del governo Renzi, il vuoto più assillante finora ha riguardato il candidato del Pd per Roma, vale a dire l’epicentro della prossima battaglia elettorale. Ma ora, dopo un setaccio durato settimane e rivelatosi sterile, il presidente del Consiglio è tornato ad una sua vecchia idea: con un Pd in emorragia di consensi, Renzi ritiene che il candidato più adatto per risalire la china potrebbe essere Roberto Giachetti. E cioè a dire, un personaggio fuori dagli schemi: ex radicale, anticonformista ma non troppo, l’armadio privo di “scheletri”, un lessico diretto e verace, Giachetti a palazzo Chigi viene considerato il più competitivo in un futuro scontro con il candidato dalla lingua veloce e tagliente: quello del Cinque Stelle (ancora un mister x) ed eventualmente con la romanissima Giorgia Meloni, leader dei Fratellli d’Italia, ancora incerta se lanciarsi nella mischia capitolina.

E’ egualmente noto che Roberto Giachetti avrebbe più volte declinato l’invito ad impegnarsi in prima persona.

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Ma…

Certo, la propensione di Renzi per Giachetti non è ancora una scelta definitiva. E non tanto per la resistenza del diretto interessato. Agli amici, Giachetti lo ripete da settimane: «Io non vorrei proprio farlo il candidato sindaco. Ma se me lo chiedesse Renzi, come farei a dire di no?». Per ora il premier-segretario si è preso tutto il tempo necessario: proponendo primarie il 20 marzo per tutte le città chiamate al voto, Renzi ha implicitamente confermato il ritardo e l’imbarazzo nella scelta in alcune importanti realtà. E d’altra parte in un turno amministrativo che coinvolgerà le cinque città politicamente più importanti (Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli), la sfida della capitale sarà decisiva per valutare vincitori e vinti dell’intero test.

Renzi starebbe iniziando a pensare che quello di Giachetti possa essere il profilo adeguato.

Dopo aver attivamente concorso alla caduta del sindaco in carica, Ignazio Marino, e dopo aver preso atto di sondaggi che danno il Pd in picchiata, Renzi cerca un candidato che lo copra con l’elettorato “indignato”, oltretutto in un contesto nel quale anche i candidati sindaci vengono scelti in base alla “tenuta” televisiva. Tratti di profilo che hanno portato Renzi a valutare sempre più concretamente l’ipotesi Giachetti. Cinquattaquattro anni, romano, figlio di un architetto, prima tessera radicale nel 1979, redattore di Radio radicale in Parlamento (faceva le interviste ai politici della Prima Repubblica), un legame politico mai tradito con le sue radici “pannelliane”, nel 1993 Giachetti entra in Campidoglio, dove diventa capo di gabinetto del sindaco Francesco Rutelli, un precedente che potrebbe pesare. Deputato dal 2001, vice-presidente della Camera dal 2013, Giachetti è accreditato dai colleghi di tutti i partiti di un sesto senso nel comprendere dove stia “andando” l’aula, in questo aiutato da una serie di rapporti personali con alcuni capofila parlamentari, a cominciare dal pentasellato Luigi Di Maio.

Anche perché, come raccontavamo, a Roma Matteo Renzi non si è mai riuscito a dotare di una efficiente catena di comando. Il suo uomo più forte, il più fedele, sulla scena romana sarebbe proprio Bobo Giachetti: servirà, però, più di una telefonata per convincerlo.

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