Cosa sappiamo dell’sms presunto dei terroristi di Parigi

«Ok siamo pronti». Questo il testo dell’sms rintracciato sul display di un telefonino, ritrovato dai gendarmi francesi poco distante dal Bataclan, il teatro parigino dove hanno perso la vita 89 persone durante gli attacchi terroristici di venerdì. Secondo fonti investigative, il cellulare apparteneva a uno degli attentatori.

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FRANCE-ATTACKS

LA STORIA DELL’SMS –

La notizia, resa nota da Mediapart, è stata ripresa anche da altri quotidiani transalpini. Anche grazie all’analisi del cellulare, trovato all’interno di un bidone della spazzatura, gli investigatori sarebbero riusciti a ricavare informazioni utili per individuare il covo di Saint-Denis. Ovvero, quello dove le forze speciali francesi hanno lanciato all’alba di questa mattina un blitz, nel sobborgo a nord-est della capitale, alla ricerca di Abdelhamid Abaaoud, la presunta mente delle stragi.

Dal telefono ritrovato gli investigatori avrebbero anche recuperato una mappa dettagliata del teatro Bataclan. Il messaggio «ok, siamo pronti», invece, sarebbe stato inviato inviato, come spiega Liberation, intorno alle 21.42 di venerdì.

Come si spiega nel quotidiano francese, per ora, la polizia non ha identificato il destinatario del messaggio di testo. Ma grazie alla geolocalizzazione gli investigatori sarebbero riusciti a risalire all’appartamento-hotel di Alfortville. Lì dove Abdeslam Salah, uno dei sospetti terroristi ancora in libertà, aveva prenotato due camere della notte prima degli attacchi. «Si tratta di elementi molto importanti per le indagini», ha spiegato Mediapart. Anche perché si conferma «la preparazione metodica dell’attacco mortale».

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