Anonymous pubblica una guida per “dilettanti allo sbaraglio” (noob) nella guerra all’Isis

Continua la guerra senza scampo di Anonymous al terrorismo di Isis online. Dopo una prima operazione che ieri ha portato allo smantellamento di migliaia di account vicini all’Isis, oggi gli hacker attivisti hanno segnato una nuova tacca nella guerra online al califfato.

LA GUIDA DI ANONYMOUS PER L’UOMO COMUNE

Anonymous ha infatti lanciato un #weneedyou in rete, chiedendo alle persone comuni di combattere l’Isis online. Diciamo subito che a nostro parere questo è un errore a molti livelli, ma ne parleremo dopo. Secondo NextWeb tre guide sarebbero state inviate a uno dei canali Irc degli Anonymous, una per comprendere come “cercare” account e siti della jihad nel web, uno per “niubbi” (noob) che vogliano mettersi in gioco senza conoscenze di hacking e una invece come “reporter”, che spiega come preparare un bot per cercare gli account di Isis.

COSA C’E’ NELLE GUIDE

Secondo NextWeb, che ha visionato le guide, riporterebbero anche istruzioni per effettuare attacchi Distributed Denial of Service (DDoS) e man-in-the-middle (MITM). “Avete materiale per rimanere occupati per tanto tempo”,  hanno detto gli attivisti, che hanno chiesto agli utenti della rete di scrivere le loro scoperte in un Ghostbin, un servizio per rilasciare dati anonimamente sul web

UN ERRORE A VARI LIVELLI

Per quanto si possa apprezzare la guerra di Anonymous a Isis, questa chiamata alle armi è un errore a molti livelli. Innanzitutto Isis è pericolosa, e non si possono mandare persone senza la minima conoscenza allo sbaraglio, esponendoli a ritorsioni da parte di persone che non si fanno scrupoli a uccidere senza pietà. In secondo luogo, anche ad Anonymous è capitato di sbagliare, figurarsi chi non è esperto come loro. In terzo luogo, fornire tali indicazioni a chiunque nella rete significa fornirle anche a chi potrebbe avere brutte intenzioni nei confronti di tutti tranne che di Isis. Per tali motivi non pubblicheremo alcun riferimento a questa guida, ricordando a tutti che compiere queste attività è reato.

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