Le Iene intervistano tre terroristi dell’Isis

Cosa pensa un terrorista dell’Isis? Le Iene hanno provato a rispondere a questa domanda con un’intervista condotta in arabo da Marco Maisano, portato dalle milizie peshmerga a Erbil, in Iraq, dove ha incontrato tre miliziani catturati dai curdi e imprigionati in condizioni a dir poco difficili.

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ISIS, 300 DOLLARI AL MESE PER COMBATTERE

Marco Maisano incontra le milizie Peshmerga nella speranza di poter intervistare dei miliziani dell’Isis. All’inizio la sua ricerca sembra infruttifera ma all’improvviso riesce grazie all’aiuto dei curdi a incontrare tre prigionieri. Le loro testimonianze mostrano l’efficacia nell’indottrinamento da parte dello Stato Islamico. Uno dei tre ha dichiarato che sotto l’Isis guadagnava 300 dollari al mese, più di quanto non portasse a casa come muratore aggiungendo che i cristiani nello Stato Islamico vengono uccisi se non pagano una tassa o non si convertono. Gli omosessuali? Uccisi. Alcol? Bandito. Sigarette? Anche. Le ragazze yazide rapite dall’Isis vengono stuprate e ridotte in schiavitù se non accettano il dominio dell’Isis. Gli infedeli? Uccisi.

 

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ISIS, DIVENTARE MILIZIANO A 15 ANNI

E dopo aver chiesto scusa alla Iena per il suo atteggiamento ed augurandogli una pronta conversione all’Isis, Maisano intervista un ragazzo di 15 anni convinto dai compagni di classe ad arruolarsi. Dopo aver avuto un’infarinatura su come si usa un’arma ed essere stato indottrinato sul concetto di infedele, il giovane si è dichiarato pentito di aver seguito lo Stato Islamico e che forse era meglio pensare a studiare. Il terzo intervistato invece porta i segni della violenza e dell’indottrinamento. Fatica a rispondere, parla poco e male, confonde i pensieri. Segno di un’esistenza difficile. Ad aggravare la situazione la sua età, 18 anni, e l’idea che i genitori lo credano morto, anche se a lui non mancano perché in fondo c’è l’Isis.

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