Attentati Parigi, Hollande: «Stato d’urgenza. Modificare la Costituzione». Tv belga: arrestato artificiere

ATTENTATI PARIGI –

21.34 – Secondo fonti di stampa uno dei kamikaze di Parigi, Brahilm Abdelsalam, era titolare di un bar di Molenbeek diventato, secondo la stampa belga, “un luogo di consumo di stupefacenti”. Durante un controllo effettuato il 14 agosto scorso al bar “Les Béguines”, la polizia avrebbe constatato “un forte odore di stupefacenti”, si legge nel decreto di sequestro del locale. Il bar sarebbe stato chiuso perché venivano consumate sostanze allucinogene.

20.51 – Secondo quanto appreso dall’Ansa il Viminale ha inviato una circolare a questure e prefetture in cui si chiede d’innalzare la vigilanza sugli effetti che prevedono un afflusso elevato di persone, dalle partite di calcio ai concerti alle manifestazioni religiose.

20.40 – Rimandata sine die l’accensione dellìilluminazione natalizia degli Champs Elysees a Parigi. Le luci dovevano essere accese da Jean Dujardin. Gli organizzatori hanno preso questa decisione a seguito degli attacchi di venerdì sera.

20.36 – La Uefa conferma che gli Europei 2016 si giocheranno in Francia. La Federazione europea, ripresa dalla Bbc, ha manifestato la propria fiducia per il lavoro del Comitato organizzatore che opera al fianco delle autorità competenti “per garantire la protezione e la sicurezza del torneo”

20.28 – A Napoli decine di studenti si sono radunati in largo Berlinguer accendendo candele e fiammelle in terra. I giovani, sopratutto studenti universitari, hanno manifestato la loro solidarietà alle vittime e alla Frnacia oltre a dire “no” a tutte le guerre.

19.30 – Mohamed Amri, il 27enne arrestato a Molenbeek sabato scorso e proprietario della Golf sequestrata in Belgio, sarebbe l’artificiere degli attentati di Parigi. Non vi è ancora la conferma ufficiale ma secondo l’emittente belga Bfm-tv, nella sua abitazione gli inquirenti hanno trovato una grande quantità di nitrato, utilizzato per realizzare esplosivi. Amri era stato fermato e interrogato sabato scorso e agli inquirenti aveva confessato di essere andato a prendere Salah a Parigi venerdì notte ma ha dichiarato che non sapeva cosa fosse successo nella capitale francese. Nel viaggio di ritorno, Amri, in auto con Salah e un altro amico, era stato fermato piu’ volte per controlli e le forze dell’ordine o avevano comunque lasciato proseguire.

19.13 – Noi sappiamo ben distinguere tra chi prega e tra chi spara. Quelli che pregano prendano le distanze da quelli che sparano”, ha commnetato il ministro dell’Interno. – “Si stanno avviando le procedure di dispiegamento di altri 700 uomini per la Capitale, in virtù della particolare contingenza del Giubileo, ma preciso che a Roma è già a disposizione del Prefetto un contingente di 1296 militari. Il concorso delle Forze Armate sarà limitato al presidio fisso degli obiettivi sensibili, non esisterà una militarizzazione della città”. E infine: “Ogni aspetto di una possibile attacco aereo è stato studiato, sarà interdetto lo spazio aereo durante tutta la durata del Giubileo”.

19.00 – Il livello di allerta “è stato elevato a livello 2” ma “non esistono segnali indicativi di specifiche iniziative terroristiche contro il nostro Paese”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in una informativa alla Camera sugli attentati di Parigi.

18.50 – “Lavoreremo per snidare terroristi ovunque cerchino di infiltrarsi, ma senza fare confusione tra le migliaia di persone in fuga dalle guerre”, ha detto il ministro Paolo Gentiloni alla Camera sugli attentati di Parigi, aggiungendo che “combatteremo per difendere i nostri valori non dichiarando guerra all’Islam, ma ai rinnegati”. Per il ministro degli Esteri, Claudio Gentiloni, il presidente siriano Bashar al-Assad è un “dittatore”, “responsabile della peggiore crisi umanitaria dei nostri tempi”: “Va allontanato dalla Siria”.

18.47 – “La paura è naturale: ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili. Andremo avanti senza farci intimidire da niente e da nessuno, altrimenti la daremmo vinta al male”. Ha commentato così il ct azzurro Antonio Conte,alla vigilia dell’amichevole con la Romania.

18.00 – L’Aula di Montecitorio ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi. Poco prima, la presidente Laura Boldrini ha ribadito la “più ferma condanna per la barbara violenza terroristica che ha colpito non solo la Francia, ma l’Europa tutta, minacciando i valori alla base della nostra demncrazia. L’Europa è chiamata a dare una risposta urgente e solidale per contrastare il terrorismo di matrice islamista e per rimuoverne le cause. La minaccia terroristica è diffusa ad ogni latitudine e richiede una strategia coordinata a livello globale”.

16.46 – “Bisogna espellere più rapidamente gli stranieri che costituiscono un particolare e serio rischio per la sicurezza e l’ordine pubblici”. Questo l’appello lanciato dal presidente francese François Hollande. Il presidente francese ha chiesto di modificare l’articolo 36 della Costituzione, quello sullo stato d’emergenza, per rafforzare la lotta all’Isis. La Francia, ha detto davanti al Parlamento riunito a Versailles, ha bisogno di “un regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico”.

16.42 – Due dei sette fermati tra sabato e domenica a Molenbeek, nell’ambito dell’inchiesta sui fatti di Parigi, sono stati arrestati con le accuse di ‘attentato’ e ‘partecipazione attiva ad un gruppo terrorista’. Lo riferisce la procura federale. Tra i sette c’era anche il fratello di Salah Abdeslam, rilasciato questa mattina senza accuse.

16.34 – Stato d’urgenza per i prossimi tre mesi. Lo annuncia Hollande davanti al Parlamento riunito. “La democrazia ha la capacità di reagire”, spiega.

16.20 – La Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi è stata già ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. A riferirlo all’Agi fonti qualificate della polizia di Stato, ribadendo che “al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”.
La Police Nationale ha quindi ritrovato l’auto nera con targa belga 1GUT180. La vettura, utilizzata in uno degli attacchi con armi da fuoco agli esercizi commerciali, era stata noleggiata in Belgio, dal 9 al 16 novembre ed era ferma a Montreuil, dov’era stata abbandonata. All’interno del mezzo sono state ritrovate armi e altro materiale. Si tratta in particolare di tre fucili mitragliatori AK47 ‘Kalshnikov’, uno dei quali con “colpo camerato” e caricatore inserito, unito a mezzo scotch con un altro caricatore vuoto, un sacco nero contenente 14 caricatori, 3 coltelli da macellaio, un navigatore GPS, un apparecchio per individuare gli autovelox, alcuni pezzi di una cintura esplosiva.

16.15 – Il presidente francese Hollande parla al Parlamento francese riunito in queste ore. Un attacco ai “nostri valori”, ha ribadito in aula. “I terroristi credono che il popolo libero possa esser impressionato, ma la Repubblica francese ha ben sopportato queste prove, sempre viva”. “Siamo in una guerra di civiltà. Dobbiamo andare avanti. Quello che dobbiamo fare per affrontare questa situazione non si può quantificare”.

16.02 – “Abbiamo raggiunto un nuovo accordo per semplificare la condivisione di informazioni di intelligence e militare con la Francia per prevenire nuovi attacchi”. Lo ha detto il presidente degli Usa, Barack Obama, in conferenza stampa al G20 di Antalya, in Turchia. “I fatti di Parigi ci dicono che non basta colpire l’Isis in Siria e Iraq. L’Isis è il volto del diavolo. Dobbiamo distruggerlo”. “C’è accordo sulla necessità di fare di più per il popolo siriano e i rifugiati – ha ribadito Obama – chiudere la porta ai rifugiati sarebbe tradire i nostri ideali”. Le truppe di terra in Siria, secondo il presidente degli Stati Uniti d’America, sono un errore.

ore 15.50 – Il punto della situazione nella caccia ai killer degli attentati di Parigi. Dei sette kamikaze che si sono fatti esplodere la sera di venerdì 13 novembre cinque sono stati identificati. Quattro di loro sono cittadini francesi, almeno tre sono stati in Siria. La polizia belga ha inoltre individuato la mente degli attacchi, un cittadino belga, di Molenbeek, quartiere di Bruxelles considerato la culla del jihadismo europeo. Almeno 89 persone sono uccise da tre uomini armati che hanno fatto irruzione al Bataclan, la sala concerti dove si esibiva il gruppo rock americano Eagles of Death Metal. I terroristi hanno azionato le rispettive cinture esplosive al momento del blitz della polizia. Almeno 39 persone sono state invece uccise in tre sparatorie contro verande di bar e di un ristorante in un quartiere dell’Est di Parigi.

ore 15.30 – Matteo Renzi dal G20 di Antalya, in Turchia: «La sfida del terrorismo è una sfida molto grande, drammatica. Abbiamo nella mente che i terroristi stanno colpendo i luoghi simboli della nostra identità. Non attaccano obiettivi militari, ma uno stadio, un teatro. Puntano a farci paura a disintegrare le basi della nostra identità. Non si risponde solo con un atto d’istinto. Saremo totalemnte pronti a esprimere determinazione e tenacia, ma bisogna anche avere la saggezza di dire alla nostra gente che questa non è una situazione che si risolve con lo schiocco delle dita. Occorre una strategia, occorre un approccio complessivo. Mi pare importante che il principio italiano ‘Portiamo la Russia al tavolo’ stia portando dei frutti. Occorreranno mesi forse anni per risolvere questo problema, non crediamo nemmeno alle banalizzazioni». «Non bisogna dare l’idea ai nostri concittadini – ha proseguito il presidente del Consiglio – che la banalizzazione del problema aiuti a risolvere. È una sfida difficile. L’Italia c’è». «Rinnovo l’appello alle forze politiche: su questo tema – ha poi detto Renzi – non ci siano litigi. Ci sono dei valori fondamentali sui quali l’Italia dev’essere unita. Dico: rimaniamo uniti come paese, siamo determinati con i nostri partner ad affrontare questa sfida insieme». «La sfida più grande – ha ribadito il premier – è quella di vincere la paura». «Non sono i rifugiati il probelma del terrorismo», ha affermato ancora Renzi. «È facile dire rifugiati uguale terrorismo, non siamo in condizione di dire con certezza» che nessuno dei terroristi in azione a Parigi fosse tra i rifugiati, ma «il punto è che la quasi totalità dei rifugiati sta scappando da quei terroristi animali visti in azione nelle nostre città».

 

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ore 15.17 – Secondo la Cia (che ha dichiarato che «ci sono ulteriori attacchi dell’Isis in cantiere») l’«agenda» dei terroristi dello Stato Islamico «è uccidere’». Quelli dell’Isis sono degli «assassini sociopatici» con una «mentalità contorta», ha affermato il direttore della Cia John Brennan. Brennan sottolinea che l’Isis sta usando i «social media per attirare persone sotto il falso marchio della religione». Gli attacchi a Parigi «non sono una sorpresa, sono stati attentamente e deliberatamente pianificati in un paio di mesi. Abbiamo avuto degli allarmi strategici». «Lavoriamo senza sosta per prevenire gli attacchi. L’Isis inevitabilmente cerca di attaccare, ma il successo non è certo».

ore 15.02 – L’aumento globale degli atti di terrorismo «mina la pace internazionale e la sicurezza e compromette gli sforzi per il rafforzamento dell’economia globale». È quanto si legge nel comunicato del G20 conclusosi ad Antalya, in Turchia.

ore 14.57 – La zona di Malenbeek, quartiere arabo di Bruxelles, continua ad essere controllata da diverse auto civetta. L’area, dopo il bliz, è oltretutto ancora delimitata per impedire l’accesso agli estranei.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / OLIVIER HOSLET)

 

ore 14.54 – La procura di Bruxelles ha confermato che l’operazione condotta stamattina dalle forze speciali belghe nel quartiere arabo di Molenbeek, a Bruxelles, si è conclusa poco dopo le 14 ed ha portato al fermo di una persona (non si tratta del super ricercato degli attentati a Parigi Salah Abdeslam. Il blitz è stata condotto nel quadro delle azioni finalizzate alla cattura di Salah Abdeslam, che è anche fratello di uno degli attentatori di Parigi. Ma Abdeslam sarebbe sfuggito alle forze dell’ordine.

ore 14.52 – «Ci sono ulteriori attacchi dell’Isis in cantiere». A dichiararlo è il direttore della Cia, John Brennan, sottolineando che gli attacchi vengono pianificati in diversi mesi.

ore 14.50 – Stando a quanto riposta il New York Times, gli Usa avevano avvertito la Francia di un possibile attacco terroristico. Il Nyt precis che nei mesi scorsi le autorità americane avevano ricevuto informazioni su possibili attentati. Secondo fonti dell’intelligence Usa, però, non si sapeva quando l’attacco sarebbe stato realizzato e di che tipo sarebbe stato.

ore 14.48 – A quanto si apprende il sospettato terrorista a bordo della Seat Ibiza nera, il 32enne francese Baptiste Burgy, sarebbe entrato ieri in Italia passando dalla frontiera di Ventimiglia.

ore 14.44 – È il caso di ricordare che qualche ora fa il servizio di cooperazione internazionale di polizia aveva già inviato a tutti gli uffici competenti italiani la seguente nota:

«Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia».

Presumiamo, dunque, che si tratti della Seat Ibiza con a bordo il 32enne francese Baptiste Burgy, un altro terrorista che sarebbe coinvolto negli attentati di Parigi di venerdì sera.

ore 14.40 – Lo riferisce l’Ansa. La polizia stradale italiana ha appena diramato le ricerche «a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino» di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte.

ore 14.38 – Ecco le immagini del blitz nel quartiere arabo Molenkeen, a Bruxelles, che non ha portato alla cattura del super ricercato Salah Abdeslam:

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / OLIVIER HOSLET)

 

 

ore 14.26 – Le autorità belghe hanno confermato che il maxi blitz di polizia di stamattina a Molenbeek, in Belgio, aveva come obiettivo l’arresto di Salah Abdeslam, il super ricercato degli attentati di Parigi. Lo hanno riportato i media francesi.

ore 14.20 – Lo Stato islamico ha diffuso un nuovo video in cui minaccia di eseguire attacchi terroristici (come quelli compiuti tre giorni fa a Parigi) a Washington e nei Paesi che fanno parte della coalizione anti-jihadisti guidata dagli Usa. Il video, firmato dalla Wilayat Kirkuk (La provincia di Kirkuk), gruppo terroristico affiliato all’Isis e basato in’Iraq, si apre con la lode agli attentati. Appaiono anche immagini del presidente francese Francois Hollande che parla alla Nazione e delle operazioni di sicurezza. Un militante della Wilayat Kirkuk parla poi alla telecamera affermando che i Paesi che bombardano in Siria e Iraq avranno «la stessa sorte» della Francia.  L’autenticità del video non è stata però ancora verificata.

ore 14.16 – Sembra concluso il blitz di oggi al quartiere Molenbeek di Bruxelles, da dove sono partiti alcuni degli attentatori del 13 novembre. I poliziotti si stanno allontanando. Durante l’operazione è stata smentita la notizia dell’arresto del killer super-ricercato Salah Abdeslam.

ore 14.12 – I media belgi fanno sapere che la polizia belga ha rilasciato cinque dei sette sospetti arrestati sabato, tra cui Mohamed Abdeslam, fratello del kamikaze ricercato Salah. Secondo il suo avvocato, il fatto che sia stato rimesso in libertà senza essere incolpato di nulla, dimostra che non ha nulla a che fare con gli attentati di Parigi.

 

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(Il super-ricercato Salah Abdeslam (Foto da archivio Ansa. Credit: Epa / Ministro dell’Interno francese)

 

ore 14.08 – Nella nota di rintraccio, secondo quanto fa sapere l’Agi, non si fa alcuna menzione di un possibile ingresso in Italia dell’auto da ricercare attraverso il valico di Ventimiglia sul confine italo-francese. La richiesta di ricerche è stata trasmessa non solo ai Paesi confinanti con la Francia (oltre all’Italia, il Belgio, la Germania e la Spagna), ma a tutti gli Stati europei dell’area Schenghen.

ore 13.50 – I genitori di uno degli attentatori, Amy Amimour, che ha colpito al Bataclan e nella vita faceva l’autista di autobus per la RATP, l’azienda dei trasporti parigina, si sono detti stupiti del fatto che il figlio non fosse sotto stretta sorveglianza, visto il suo noto passato e il tempo trascorso a combattere in Siria prima di ritornate a Parigi.

ore 13.40 – Un’automobile Seat di colore nero con la targa GUT 18053 è oggetto d’attenzione delle autorità francesi ed è stata segnalata in ingresso nel nostro paese da Ventimiglia. «Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia». È la nota che il servizio di cooperazione internazionale di polizia ha inviato a tutti gli uffici competenti italiani. Il formato, salco errori nella trasmissione, non corrisponde a quello di una targa europea.

ore 13.35 – Sono almeno 4 gli stati americani che finora hanno detto che non accoglieranno profughi siriani dopo i fatti di Parigi: Alabama, Michigan, Louisiana e New York.

ore 13.30 – Secondo alcune fonti Mohamed Abdeslam, fratello di due degli attentatori, sarebbe stato rilasciato senza che siano state spiccate accuse a suo carico.

ore 13.20 – Omar Ismaïl Mostefai, uo dei kamikaze, era stato segnalato due volte dalle autorità turche all’attenzione dei francesi, che poi ne hanno chiesto notizie dopo gli attentati. Lo han fatto sapere le autorità di Ankara. Mostefai era comunque già noto anche alle autorità fracesi.

ore 13.15 – Secondo le autorit francesi sarebbe Abdelhamid Abaaoud la mente degli attacchi a Parigi. Si tratta di un belga, indicato anche come Abu Umar Al-Baljiki dalla propaganda dell’Isis, che si ritiene trovarsi in Siria.

ore 13.10 – La polizia francese ha effettuato finora 23 arresti in relazione agli attacchi a Parigi, perquisito decine di locali e abitazioni e recuperato diverse armi, compreso un lanciagranate. Si tratta di un bilancio provvisorio diffuso dalla stessa polizia francese.

ore 12.55 – Udito uno sparo a Molenbeek, quartiere di Bruxelles dove è in corso un blitz e dove stamane sarebbe stata arrestata una persona. Molenbeek è il quartiere dove sono partiti alcuni kamikaze degli attentati di Parigi. Sulle operazioni in corso non ci sono comunque comunicati ufficiali. Nessuna indicazione è stata fornita dalla polizia mentre la zona continua a essere off limits.

ore 12.50 – Tra Matteo Salvini e Angelino Alfano ora è guerra di hashtag. Il segretario della Lega Nord, annunciando su Facebook la sua denuncia al ministro dell’Interno, ha lanciato: #Alfanodimettiti. Sempre via social la portavoce di Ncd Valentina Castaldini ha dato il via alla campagna #iostoconAlfano.

ore 12.47 – Anche l’Italia intensifica i controlli. L’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, ha disposto da oggi un incremento delle proprie attività di vigilanza in tutti gli aeroporti nazionali. Lo fa sapere lo stesso Enac, ricordando che questa misura si aggiunge all’innalzamento delle misure di sicurezza operativo dalla notte tra il 13 e il 14 novembre a seguito degli attentati di Parigi.

ore 12.42 – «L’Italia reagirà con fermezza», sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Sono giorni in Europa di allarme, cordoglio, tristezza, ma anche di volontà di reazione. E anche noi italiani reagiremo con intransigenza, decisione, fermezza contro questa ondata di violenza, l’oscurantismo e il fondamentalismo», ha detto il Capo dello Stato all’apertura dell’anno accademico dell’università dell’Aquila. «Tra gli strumenti per combattere abbiamo la cultura, che è farmaco certo contro l’oscurantismo e l’intolleranza».

ore 12.40 – Matteo Salvini su Facebook annuncia di voler denunciare il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il segretario della Lega Nord sul social network ha scritto: «’Ascoltando Salvini sembra di percepire il suo dispiacere perché gli attentati di Parigi non siano avvenuti in Italia, così da consentirgli di fare caciara e guadagnare voti’. Lo ha incredibilmente detto a Rai Uno l’incapace Alfano. Vergogna!!!!!!! E questo dovrebbe difendere gli italiani? Prima lo denuncio e poi… ?#?alfanodimettiti?». «Salvini – è stata la risposta di Ncd attraverso la portavoce Valentina Castaldini – dimostra, ancora una volta, la sua natura estremista. Dopo aver fatto polemiche, del tutto fuori luogo, sui fatti tragici di Parigi, questa volta è contro la libertà di pensiero. Esprimere la propria opinione, come ha fatto il ministro Alfano a Unomattina, non è un reato».

ore 12.26 – A smentire la notizia della cattura di Salah Abdeslam riportata dalla belga Rtl radio è stato il canale televisivo pubblico belga RTBF. L’uomo arrestato nel corso di un blitz della polizia a Molenbeek, sobborgo di Bruxelles, non è lo stesso che la polizia francese e quella belga cercano da ieri considerandolo unod ei protagonisti degli attentati di Parigi.

 

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ore 12.23 – La procura smentisce: Salah Abdeslam non è stato arrestato. Salah Abdeslam, super ricercato degli attentati di Parigi è fratello di Ibrahim, il kamikaze che si è fatto saltare in aria in boulevard Voltaire, e di Mohammed, arrestato sabato in Belgio. È ricercato da ieri con un mandato d’arresto internazionale dalla polizia francese.

ore 12.15 – Proseguono in Italia le indagini sull’Isis e sugli affiliati. La Procura di Milano ha chiesto il processo per Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio, il padre Sergio, la sorella Marianna e altri 8, accusati a vario titolo di associazione per delinquere con finalità di terrorismo, e favoreggiamento. Per i pm gli 11 avrebbero aderito all’Isis e Fatima, latitante, è in Siria con il marito jihadista.

ore 12.09 – Potrebbe essere proprio il killer fuggitivo Salah Abdeslam la persona arrestata durante l’operazione in corso nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles. L’indiscrezione è stata ripresa da diversi media belgi che però precisano di non avere al momento elementi che possano confermarla.

 

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ore 12.04 – Parigi: secondo la belga Rtl Radio è stato arrestato, in Belgio, Salah Abdeslam.

ore 12.00 – La Francia si ferma. Un minuto di silenzio in rcordo delle vittime degli attentati di Parigi.

ore 11.58 – Dopo gli attentati di Parigi la Gran Bretagna è pronta a rispondere alla minaccia del terrorismo con il reclutamento di 1.900 agenti in più per forze di sicurezza e intelligence. A confermarlo è stato il premier David Cameron. Il premier promette anche un «raddoppio» dei finanziamenti per la sicurezza dei voli civili, dopo lo schianto dell’aereo russo in Sinai, attribuito dall’intelligence di Londra sempre ai miliziani dello Stato Islamico.

ore 11.52 – Artificieri al lavoro a Bruxelles nei pressi della sede delle istituzioni europee dopo l’allarme bomba. Un veicolo sospetto è stato ritrovato questa mattina precisamente a rue des Deux E’glises. Stando a qaunto riferisce la polizia gli artificieri sono sul posto e hanno installato un perimetro di sicurezza. Secondo un testimone, il veicolo sospetto avrebbe una targa francese. In mattinata c’era stato un allarme bomba anche alla stazione Kurski di Mosca. Dopo una accurate ispezione, la polizia non ha però rinvenuto ordigni o sostanze pericolose. Gli investigaori si sono poi messi a caccia dell’autore della telefonata. In caso di arresto, il responsabile del falso allarme rischia fino a tre anni di carcere.

ore 11.50 – Dopo l’intesa nella lotta all’Isis tra Barack Obama e Vladimir Putin, giunta a margine del G20 in Turchia, arriva quella tra Putin e David Cameron. Nel loro bilaterale ad Antalya, il presidente russo e il premier britannico hanno espresso la necessità di lavorare insieme per combattere il terrorismo, soprattutto alla luce degli attentati di Parigi. «I recenti tragici eventi in Francia dimostrano che dobbiamo, e avremmo dovuto farlo molto tempo fa, unire le forze nella lotta contro questo male», ha detto Putin citato dall’agezia di stampa russa Tass.

ore 11.43 – Come riportano i media belgi c’è un allarme bomba nelle adiacenze del quartiere europeo. Ci sarebbe un veicolo sospetto parcheggiato vicino a un palazzo delle istituzioni europee.

ore 11.39 – Il punto della situazione sui killer identificati. Come spiegano le agenzie di stampa fino ad ora sono stati identificati cinque dei sette kamikaze degli attentati di Parigi. Quattro sono francesi, uno probabilmente siriano. Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, era nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 ed era originario di Drancy (era anche oggetto di un mandato di cattura internazionale). Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, risiedevano in Belgio. Il fratello di quest’ultimo, Salah, 27 anni, è attivamente ricercato dalla polizia. Il quinto, il cui nome non è stato rivelato, era transitato a ottobre dalla Grecia. Era in possesso di un passaporto siriano, ritrovato vicino al suo cadavere, la cui autenticità non è però stata confermata.

ore 11.35 – Gli ultimi blitz, effettuati nella notte, legati alle indagini sugli attentati di Parigi hanno portato all’arresto di 23 persone e al sequestro di 31 armi. Lo ha affermato il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve. «Questa notte la polizia e la gendarmeria hanno effettuato 168 perquisizioni», ha detto. Nei blitz (in 19 dipartimenti diversi) sono state sequestrate anche quattro armi da guerra, stupefacenti, computer, hard disk e telefoni cellulari. Cazeneuve ha aggiunto che la maggior parte dei terroristi coinvolti negli attacchi erano sconosciuti ai servizi francesi, ma noti a quelli del Belgio.

ore 11.30 – La polizia belga a Molenbeek ha portato via su un blindato un uomo incappucciato, dopo la perquisizione al numero 47 di rue Ransfort. La polizia ha ordinato di lasciare alcuni edifici.

ore 11.29 – A quanto si apprende, l’operazione della polizia belga nel quartiere di Molenbeek, Bruxelles, è portata avanti da circa un centinaio di poliziotti e si estende anche a rue Delaunoy, la strada della moschea Al Khalil. Poco distante c’è anche un’altra moschea, Attadamoun. Sono presenti anche le unità speciali. Durante l’operazione sono stati utilizzati anche lacrimogeni.

ore 11.20 – La Francia continua a manifestare la sua voglia di reagiore con forza agli attentati di Parigi. Il ministro francese per gli affari europei, Harlem Desir, ha dichiarato: «È la Francia che è stata attaccata, ma è tutta l’Europa che è stata colpita. Siamo stati colpiti insieme, risponderemo insieme ed insieme batteremo il terrorismo e l’esercito terrorista di Daesh (Isis). Dobbiamo mostrare la nostra determinazione a rispondere, quando sono i nostri valori di libertà e di tolleranza ad essere attaccati». E ancora: «La solidarietà e la coesione di tutto il continente sono necessarie per distruggere l’esercito terrorista di Daesh».

ore 11.16 – Le nuove perquisizioni della polizia belga nel quartiere di Molenbeek, sobborgo di Bruxelles, secondo quanto riporta la Derniere Heure online, sono compiute nei pressi dell moschea Al Khalil a rue Ransfort, stata chiusa al traffico da due blindati. Come abbiamo già ricordato, da Molenbeek è partito il commando di tre killer belgi. Due di loro si sono fatti esplodere dopo la carneficina. Un terzo è invece ancora ricercato, anche in Italia.

ore 11.12 – Fonti ufficiali francesi riferiscono che la mente dietro gli attentati di Parigi è il belga Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Abaaoud sarebbe anche dietro agli attentati al treno Thalys. L’uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio.

ore 11.08 – Il kamikaze identificato oggi che risultava già ricercato (oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo) si chiamava Samy Amimour, ed era nato a Parigi nel 1987. Era noto alla giustizia antiterrorismo – ha fatto sapere la procura – «per essere stato messo sotto inchiesta il 19 ottobre 2012 per associazione a delinquere con fini di terrorismo (progetto fallito di partenza per lo Yemen), e messo in libertà vigilata». Era fuggito nel 2013, e da allora era oggetto di un mandato di cattura internazionale. Stamattina, tre persone «del suo ambiente familiare» – fanno sapere gli inquirenti – sono state fermate.

0re 10.58 – La procura di Parigi ha confermato che uno dei kamikaze degli attentati a Parigi di venerdì, fattosi esplodere fuori dallo Stade de France, era transitato per la Grecia. Secondo gli inquirenti c’è «concordanza» tra le sue impronte digitali e quelle rilevate durante un controllo in Grecia in ottobre. Non è invece confermata l’autenticità del passaporto siriano con cui è stato ritrovato.

 

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ore 10.54 – È in corso una nuova incursione della polizia belga nel quartiere di Molenbeek, Bruxelles. A riportarlo l’emittente televisiva statale Rtbf. «Un gran numero di poliziotti hanno lanciato un raid in un edificio in Rue Delaunoy», riporta la tv belga. Da Molenbeek è partito il commando di tre killer belgi. Due di loro si sono fatti esplodere dopo la carneficina. Un terzo è ancora ricercato, anche in Italia.

ore 10.52 – Nei piani del governo francese c’è un’intensificazione nelle prossime settimane delle operazioni militari in Siria. La Francia a dicembre dispiegherà anche la portaerei Charles de Gaulle nel Golfo Persico. Grazie ai 24 apparecchi a bordo verrà triplicata la capacità delle operazioni aeree.

ore 10.46 – I raid francesi di oggi su Raqqa sono molto più intensi rispetto alle quattro operazioni precedenti, cominciate a fine settembre, che avevano mobilitato meno caccia e si erano concentrate più a sud-est, nell’area di Deir Ezzor. Per ora non si ha notizia di vittime civili a Raqqa ma è ovviamente alto il timore che la popolazione, già lungamente provata dalla guerra, venga ancora colpita. Alcune fonti locali via web fanno sapere che in alcune zone mancano già i servizi essenziali come acqua ed elettricità, a causa dei bombardamenti.

ore 10.42 – Il punto sui raid francesi a Raqqa, capitale siriana dello Stato Islamico. Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa transalpino, dieci cacciabombardieri hanno sganciato nelle ultime ore 20 bombe sulla roccaforte del sedicente Stato Islamico, distruggendo un posto di comando, un campo di addestramento e un deposito di armi e munizioni. Il ministro ha precisato che sono stati impegnati simultaneamente in totale 12 velivoli, partendo dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania, dove Parigi mantiene sei Rafale e sei Mirage 2000. L’operazione è condotta in collaborazione con le forze di intelligence statunitensi.

ore 10.40 – Le borse europee sembrano reagire bene all’attacco terroristico che venerdì sera ha sconvolto Parigi e la Francia. I listini, dopo un avvio negativo, girano tutti sopra la parità trainati da Londra (+0,6%). Anche il Cac 40, il principale indice della borsa francese, sale dello 0,2%.

ore 10.30 Altri due kamikaze degli attentati di Parigi, uno morto al Bataclan e l’altro vicino allo Stade de France, sono stati identificati. A dichiararlo è stato il procuratore della capitale francese, che ha precisato che uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo.

 

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Nella notte è arrivata la risposta della Francia agli attentati di venerdì 13 novembre, che hanno causato la morte di almeno 132 persone (una vittima è italiana, la 32enne veneziana Valeria Solesin). I caccia francesi hanno bombardato Raqqa, la città siriana capitale del sedicente Stato Islamico, da dove sarebbe partito l’ordine di attaccare Parigi. L’azione militare francese in Siria era iniziata lo scorso 27 settembre con il bombardamento di un campo di addestramento dell’Isis. I raid si sono intensificato dopo quanto accaduto tre giorni fa. la caccia ai killer, intanto, riguarda anche l’Italia. Uno degli attentatori potrebbe essere fuggito nel nostro Paese. Il Ministero dell’Interno ieri ha diramato un ordine di ricerca nei confronti di uno dei tre uomini del commando di terroristi partito dal Belgio. Due di loro si sono fatti esplodere.

 

attentati parigi
(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / SALVATORE DI NOLFI)

 

Sui bombardamenti francesi a Raqqa ha parlato ancora una volta anche il premier italiano Matteo Renzi. Il nostro presidente del Consiglio rispondendo a margine del G20 ad Antalya ad una domanda dei giornalisti ha affermato: «La nostra posizione è sempre la stessa: di fronte a un problema complesso che dura da anni non possiamo immaginare di risolvere tutto con eventi che durano un tempo limitato, occorre una grande strategia politica». «Un problema cosi’ grande – ha aggiunto Renzi – nessuno può risolverlo con la bacchetta magica, ma siamo nella direzione giusta».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: Somer / ABACAPRESS.COM)

 

L’Italia «è orgogliosa» del suo ruolo nell’ambito della coalizione internazionale anti-Isis, ha dichiarato invece il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al suo arrivo al Consiglio Ue a Bruxelles (ribadendo l’importanza della diplomazia). «Quando vedo i peshmerga curdi liberare Sinjar e vedo le uniche forze che combattono sul terreno assieme alle forze regolari irachene – ha detto il titolare della Farnesina – so che il paese che coordina il loro addestramento e fornisce armi ai peshmerga è l’Italia». «Il paradosso – ha affermato ancora Gentiloni – è che proprio nei giorni di questa infame strage parigina ci sono stati risultati interessanti sul piano militare in Iraq» mentre «anche in Siria la pressione sul terreno sta crescendo». Ma «tuttavia – ha detto il ministro – noi italiani abbiamo sempre sostenuto e credo che ormai cosa sia condivisa a livello internazionale che la soluzione vera non può essere che processo dipomatico quello che abbiamo cercato di avviare quindici giorni fa e di riprendere anche sabato scorso a Vienna e che si sta consolidando anche ad Antalya».

 

attentati parigi
(Foto da archivio Ansa. Credit: Somer / ABACAPRESS.COM)

 

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: EPA / OLIVIER HOSLET)

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