In classe con la pistola per vendicare l’amichetta lasciata dal fidanzato: «Non ditelo a mia nonna»

Una storia che sembrerebbe provenire da qualche pagina Facebook sulla friendzone, ma che in realtà è tragicamente vera e viene da Ivrea. Qui un ragazzino 16enne ha pensato di andare a scuola con una pistola carica, 15 proiettili e una serie di coltelli nascosti nello zaino. Ne parla Repubblica

I FATTI

Ecco la cronaca

Voleva intimidire il ragazzo che aveva appena spezzato il cuore alla sua migliore amica. Una questione d’onore, che, secondo lui, non poteva rimanere irrisolta. A 16 anni nessuno gli aveva ancora spiegato che il tempo avrebbe curato il mal d’amore della sua amica senza bisogno del suo intervento. Giulio sapeva già dove trovare le armi: nella cassaforte del papà. Nella loro abitazione dell’Alto Canavese, ce n’erano diverse, tutte ereditate dal nonno. Sapeva anche dove trovare la chiave per far scattare la serratura. Così martedì mattina, insieme ai libri, ha infilato nello zaino anche 15 proiettili e, oltre alla pistola, cinque coltelli. Quindi ha preso il treno per andare a lezione per diventare chef. «Un ragazzo tranquillo ma con una situazione familiare difficile», lo descrivono a scuola.

Per fortuna alcuni suoi compagni si sono accorti della presenza dell’arma chiamando i carabinieri. Quando è stato convocato dal preside, il ragazzino si è messo a piangere, dicendo di essere stato minacciato. Alla polizia ha poi chiesto tra le lacrime: «non ditelo a mia nonna»

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