Robin Williams ha vincolato la sua voce con la Walt Disney

Robin Williams ha vincolato i doppiaggi della Walt Disney che sono stati esclusi nella produzione dei suoi cartoni animati. A raccontarlo al Times of Lonadon un ex-dirigente della Disney. La notizia è stata riportata dal New York Post. L’attore, scomparso l’11 agosto del 2014, ha di fatto vincolato la sua voce con una clausola che impedisce l’azienda di usare le registrazioni fatte negli studios per un periodo di 25 anni a partire dalla data della sua morte. Il materiale raccolto e archiviato è talmente tanto che si potrebbe fare un altro film con tutte le battute fatte.

Quando stava in forma, l’iperattivo chiacchierone che amavamo grazie a film come Good Morning Vietnam o Mrs. Doubtfire riusciva a sparare anche 30 battute al minuto. Aveva insistito per avere l’ultima parola su questi materiali, materiali che resteranno in cassaforte.

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ROBIN WILLIAMS E IL VINCOLO POST-MORTEM

– Niente nuove battute del Genio di Aladdin. Robin aveva deciso di blindare la sua voce per evitare che la moglie Susan e i tre figli incappassero in sanzioni o cause legali per colpa della verve dell’attore. Williams era affetto da demenza da corpi di Lewy, una malattia neurodegenerativa, una forma di demenza legata sia all’Alzheimer che al morbo di Parkinson.

Gli unici inediti liberi dal vincolo sono quelli contenuti nella Diamond Edition, disponibile oggi in Blu-Ray. ABC News ha dedicato un servizio in merito all’ultima decisione di Williams.

guarda il video:

(copertina Abc via Youtube)

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