La Svizzera verso la chiusura notturna delle frontiere con l’Italia

Chiusura delle frontiere

,il governo della Svizzera è favorevole a bloccare il confine tra Italia e Svizzera in alcuni valichi secondari non sorvegliati durante le ore notture. L’esecutivo della Confederazione Elvetica accoglierebbe così una richiesta della Lega dei Ticinesi, che aveva chiesto questa misura per contrastare l’aumento della criminalità transfrontaliera proveniente dall’Italia.

CHIUSURA FRONTIERE ITALIA

Per raggiungere la Svizzera dall’Italia ci sono 16 valichi di confine considerati secondari visto un minor transito di persone rispetto a quelli più importanti come Como-Chiasso e Ponte Tresa. Durante le ore notturne la maggioranza delle dogane non sono controllate dalle forze dell’ordine elvetiche. Solo 3 infatti sono controllate 24 ore su 24, mentre i rimanenti rimangono “scoperti”. D diverso tempo i partiti della destra locale, come la Lega dei Ticinesi, ne chiedono la chiusura notturna per scoraggiare l’ingresso di potenziali criminali, benchè una simile misura sia ai limiti degli accordi di Schengen a cui la Svizzera ha aderito nonostante non aderisca all’UE. Nella primavera scorsa il Parlamento svizzero aveva approvato una mozione, presentata dalla deputata leghista Roberta Pantani, che impegnava l’esecutivo a chiudere i valichi di frontiera secondari durante le ore notturne. Dopo un primo parere favorevole il Consiglio federale ha discusso su come adottare una simile misura. Nella seduta di governo si è rimarcato come e un’attuazione diretta della mozione Pantani generi diverse questioni di natura giuridica nonché di politica estera ed europea. Il governo ha deciso, attraverso i dicasteri federali e il Canton Ticino, di discutere con l’Italia la problematica della criminalità transfrontaliera.

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SVIZZERA ITALIA

– La Svizzera si pone l’obiettivo di migliorare sensibilmente la sicurezza del territorio ticinese che confina con l’Italia, in un quadro di armonia con la normativa UE e le relazioni transfrontaliere. Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha ratificato, in prima lettura, il nuovo protocollo con la Confederazione elvetica che riscrive la Convenzione del 1976 e abolisce definitivamente il segreto bancario. Un importante passo in avanti nelle relazioni tra Italia e Svizzera, che potrebbe essere guastato da un’eventuale chiusura unilaterale della frontiera. Questa non ci sarà, come ha rimarcato il governo federale, anche perchè al momento la Confederazione elvetica sta avendo diverse difficoltà nell’adozione del referendum che ha introdotto contingenti per l’immigrazione comunitaria. Una norma che è in chiaro contrasto con i trattati bilaterali stretti con l’UE che avevano introdotto anche nell’ordinamento elvetico il principio della libera circolazione dei cittadini europei. La chiusura temporanea delle frontiere è un tema spesso ricorrente nel dibattito pubblico svizzero e ticinese, in particolar modo per contrastare l’immigrazione irregolare e la criminalità proveniente dall’Italia.

Photo credit: Giornalettismo

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