La mirabolante tesi di Povia: «Con la lira non avremmo avuto Mafia Capitale »

05/11/2015 di Redazione

Il Povia incarnato nelle vesti di agitatore nazionalista e gentista si conosce da tempo ed è sempre più evidente come il suo impegno politico non sia scevro da interessi mondani, tanto che oggi si è presentato davanti alla prima udienza del processo Mafia Capitale «anche per promuovere il mio nuovo disco, che tocca pure questi temi perché parla dell’orgoglio di essere italiani».

ECCO COS’È “MAFIA CAPITALE” DETTO A CHI NON CI HA CAPITO MOLTO. (e perchè “Mafia Capitale” è “Roba piccola”)Vale la pena però sostenere chi crede in una Roma diversa QUI:https://www.facebook.com/events/457397547765373/ Se condividi il pensiero, condividi il video.Ascolta e diffondi il brano “Chi comanda il mondo” QUI: https://www.youtube.com/watch?v=K-ecOmENIhM Per il concerto a Roma del 5 novembre al Teatro Italia prenota QUI: 3382903827 I posti sono limitati, chiama subito. Più info nel video. (5 novembre, dalle 17 alle 23:30)

Posted by Giuseppe Povia on Lunedì 19 ottobre 2015

 

 POVIA CONTRO MAFIA CAPITALE –

Già vincitore di Sanremo, Giuseppe Povia ha oggi improvvisato una piccola esibizione davanti al tribunale di Roma tenendo un piccolo comizio a favore degli astanti. Comizio improvvisato e frasi come «Con la lira non avremmo avuto Mafia Capitale» lanciate alle plebi con noncuranza, come se la corruzione in Italia fosse nata con l’euro, un pallino del cantante, e non al tempo dei sesterzi.

LEGGI ANCHE: La relazione con tutti i nomi di Mafia Capitale sarà desecretata?

POVIA PROMUOVE IL SUO ULTIMO DISCO –

L’azione fa parte di una serie di iniziative promozionali dell’ultimo albun del cantante, che cavalcherà l’onda presentandosi anche alla manifestazione dei #romaniperbene, prevista per le 17 di oggi al Teatro Italia di Roma. Una vicinanza ideologica che Povia ha spiegato in un video pubblicato su Facebook, nel quale ha ricordato il profilo di alcuni professionisti di Mafia Capitale e ricordato che in fin dei conti non si tratta di pesci grossi. Che sono quelli della finanza internazionale, che lui tiene d’occhio e combatte da tempo.

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