La Madia dichiara guerra ai fannulloni. Dalla p.a. finora cacciati solo 99 assenteisti

Il gioverno dichiara guerra ai fannulloni, agli impiegati della pubblica amministrazione assenteisti, ai furbetti del cartellino. A rilanciare la questione è stata ieri il ministro Marianna Madia, che non ha usato mezze parole. «Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato», ha affermato ad un convegno sui costi della burocrazia, precisando che comuncue gli statali non vanno considerati «fannulloni» e che gli imprenditori «non sono evasori».

 

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FANNULLONI LICENZIATI, ECCO I NUMERI –

Ne parla oggi Repubblica in un articolo a firma Luisa Grion, che sottolinea come (nonostante la legge Brunetta del 2009) sia ancora basso il numero dei dipendenti mandati a casa:

Il licenziamento disciplinare è espressamente previsto per la «falsa attestazione della presenza in servizio» e fa cenno «all’alterazione dei sistemi di rilevamento» e ad «altre modalità fraudolente» Anche le applicazioni ci sono: nel 2013, ultimi dati disponibili e resi pubblici dall’Ispettorato sul sito della Funzione Pubblica, ci sono stati 220 licenziamenti fra i dipendenti del settore pubblico, in grande maggioranza (il 45 per cento) proprio per frequenti e ingiustificabili assenze: 99 casi contro i 7 di doppio lavoro. Altri 78 dipendenti sono stati mandati a casa per aver commesso reato, 35 per negligenze, disservizio o comportamento scorretto. Questo a fronte di 2.923 dipendenti colpiti da sanzioni minori, 1.393 da sospensioni di servizio e 1.766 casi chiusi per proscioglimento e archiviazioni. A licenziare è stato soprattutto il settore scuola, che tenendo conto di tutte le possibili motivazioni, ha mandato a casa 81 persone (più 5 nelle Università) contro le 66 di ministeri e agenzie. Asl e aziende ospedaliere ne hanno licenziati 39; gli enti pubblici di varia natura 22. Molti di meno i provvedimenti presi dagli enti locali: negli ol- tre ottomila comuni italiani sono state licenziate 7 persone. Nelle province nessuna, solo 2 sospensioni.

Per le imprese quei 99 posti persi dagli assenteisti sono pochi. E lo sanno soprattutti commercianti e artigiani che alla Madia fanno notare i costi della burocrazia e delle sue lentezze. Secono Rete imprese Italia la semplificazione della pa e il taglio di 9 miliardi di oneri amministrativi impropri consentirebbe al pil di crescere dell’1% in quattro anni. Ed anche per Confindustria lo Stato punisce poco i fannulloni.

(Foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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