Istat: disoccupazione ancora giù, all’11,8% (il dato più basso da gennaio 2013)

Dopo il boom della fiducia di consumatori e imprese (mai così alte dal 2002 e dal 2007) arrivano ancora dati incoraggianti per l’economia italiana. L’Istat a settembre ha registrato un nuovo calo del tasso di disoccupazione, che si attesta all’11,8%, il livello più basso da gennaio 2013. L’Istituto nazionale di statistica ricorda che la diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, segue quella di luglio (-0,5 punti) e di agosto (-0,1). Precismaente nei 12 mesi ci sono 264 mila persone in meno in cerca di lavoro (-8,1%).

 

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ISTAT, GIÚ LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE –

A settembre scende anche il tasso di disoccupazione giovanile, calato al 40,5% (0,2 punti percentuali in meno rispetto al mese di agosto). Secondo l’Istat in un mese ci sono 14 mila ragazzi tra i 15 e i 24 anni in meno che cercano un’occupazione. A fronte di questo miglioramento, viene segnalato però anche un calo degli occupati di 11mila giovani, dovuto all’aumento degli inattivi. Complessivamente, dopo la crescita dei tre mesi precedenti, a settembre 2015 gli occupati si riducono dello 0,2% rispetto al mese precedente. Rispetto a settembre 2014, invece, secondo l’Istat sono aumentati dello 0,9% (ci sarebbero 192 mila persone in più che hanno un lavoro).

ISTAT, MENO DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO –

Subisce una flessione il numero dei dipendenti a tempo indeterminato. Dopo la crescita osservata dall’inizio dell’anno al mese di agosto, a settembre i dipendenti sarebbero diminuiti complessicamente di 26mila unità, con un calo maggiore degli assunti a tempo indeterminato (21mila in meno). Nei dodici mesi il saldo resta ampiamente positivo con 220mila dipendenti in più (+1,3%), 113mila dei quali sono permanenti (in crescita dello 0,8%) mentre 107mila hanno contratti a termine (+4,6%).

(Foto di copertina: ANSA / FRANCO SILVI)

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