Unione Europea: roaming addio a partire da gennaio 2017

L’Europa ce l’ha fatta. Addio al roaming a partire dal 30 giugno 2017 e mantenimento del principio di neutralità della rete. I consumatori saranno più liberi di navigare e telefonare anche al di fuori del proprio paese. Questa la decisione del Parlamento Europeo dopo l’approvazione in seconda lettura del Telecom Single Market, il pacchetto proposto nel settembre 2013 dall’ex commissario Neelie Kroes diventato realtà dopo alcuni rimaneggiamenti.

Roaming
(GERARD CERLES/AFP/Getty Images)

 

ROAMING, I PRIMI TAGLI PREVISTI NELL’APRILE 2016

Ciò significa che a partire da giugno 2017 i cittadini europei non sosterranno più costi extra per telefonate o navigazione in rete nei 28 paesi aderenti più Svizzera, Norvegia e Islanda. Oltre due terzi dei deputati hanno bocciato la proposta del gruppo euroscettico Efdd, comprendente Ukip e Movimento 5 Stelle, di respingere l’accordo raggiunto in consiglio che prevede un primo taglio di costi già ad aprile 2016. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore già dal prossimo anno i tetti in vigore quando si va all’estero verranno rimpiazzati da una maggiorazione massima di cinque centesimi a minuto per le chiamate, di due centesimi per gli sms e di cinque centesimi a megabyte scaricato. Prevista anche l’istituzione di una clausola di equo consumo del roaming per prevenire eventuali abusi all’estero con l’introduzione di clausole di salvaguardia che consentiranno agli operatori di rientrare dei costi.

 

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ROAMING, UN CAMMINO LUNGO DIECI ANNI

Questo è il primo passo della rivoluzione che si compierà definitivamente il 30 giugno 2017. Un cammino che ha visto la tiepida reazione delle società di telecomunicazioni ma allo stesso tempo il favore dei consumatori. Nel 2014 la Commissione Europea aveva presentato i risultati di un sondaggio condotto su 28.000 cittadini europei secondo cui il 94 per cento degli intervistati affermava di usare poco i servizi mobile a causa dei costi di roaming, costi già abbassati a partire dal 2007 con un primo limite tariffario imposto nel 2012. E ora si arriva all’abbattimento dei costi. Una mossa importante che riduce ancora di più i confini tra i paesi d’Europa. (Photocredit copertina FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images)

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