Expo 2015: “l’assalto” degli ultimi giorni. Mattarella: «Le attese non possono andare deluse»

Expo 2015: ultimi giorni.

Oggi è l’ultima domenica in cui è possibile visitare Expo Milano 2015: l’Esposizione Universale si avvia verso la sua ultima settimana prima della grande giornata di congedo di sabato 31 ottobre, quando gli accessi si chiuderanno alle 17 per dare inizio alla cerimonia di chiusura. E oggi è stata un’altra giornata di “pienone” con lunghe code all’ingresso e ai padiglioni: gli ultimi ritardatari accorrono a Milano per visitare l’Expo, in piena “zona Cesarini”, mentre già si apre la questione del dopo-Expo.

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ANSA/ STEFANO PORTA

 

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EXPO 2015: ULTIMI GIORNI. LE PAROLE DI MATTARELLA –

A poco meno di una settimana dalla fine di Expo anche Sergio Mattarella è intervenuto sulla questione: il capo di Stato sarà presente alla cerimonia di chiusura di sabato ma è sul Sole 24 ore di oggi che prende la parola, sottolineando il successo dell’Esposizione Universale milanese e la necessità di coltivare i frutti che questa ha lasciato, partendo anche dalla riqualificazione del sito espositivo di Rho Fiera:

Il successo dell’Esposizione universale è emblematico del valore e delle potenzialità italiane. Il territorio milanese – e con esso l’intera Lombardia – non è stato solo il teatro di questo evento di portata globale. Ne è stato la locomotiva. Ha esercitato un ruolo propulsivo con la sua capacità di progettare, coinvolgere, di allargare, di unire. […] Milano ha dato una lezione significativa all’esordio di Expo quando la città ha reagito alle devastazioni di gruppi di violenti che volevano annegare tutto nel loro nichilismo. La risposta civica dei milanesi è stata straordinaria: una prova di responsabilità, un segno di maturità e di unità, un desiderio di futuro migliore che ha suscitato ammirazione in tutto il Paese.

Ma per Mattarella è necessario non deludere le aspettative:

L’Expo è stata prova di unità sotto molti profili. Anche per questo ha avuto successo. Ha coinvolto concretamente, fin dal giorno in cui è stata concepita la candidatura italiana, governi centrali e amministrazioni locali di segno politico diverso. Tutti hanno lavorato per un risultato che è andato a beneficio dell’intero Paese. Ora la responsabilità comune si proietta sul futuro. Sul futuro dei progetti avviati nell’Esposizione. Sulla valorizzazione dell’area espositiva. Tante sono le attese: non possono andare deluse. Expo continua a essere un’opportunità ed una sfida. Il sistema economico e il sistema politico sono chiamati a un salto in avanti. Si apre una nuova stagione nella quale dobbiamo essere più consapevoli del nostro valore e delle nostre risorse, con un senso maggiore del bene comune.

(Photocredit copertina: ANSA / LUCIANO CLERICO)

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