Pisa: polizia entra all’Università di Pisa con la pistola in mano

Ieri decine di agenti hanno fatto irruzione nel polo universitario di Pisa, l’ex Gea, occupato da due giorni dagli studenti. Durante l’operazione non sono mancati scontri con la polizia e nel blitz qualcuno è riuscito a filmare uno degli agenti armato di pistola. I ragazzi avevano occupato la struttura per denunciarne il grave stato di abbandono (che va avanti da oltre 10 anni). Si sono piazzati solo in alcune aule dell’edificio di via Emanuele Filiberto, dove si adesso tengono i corsi di Scienze per la pace. Come riporta il Tirreno la struttura interessata dall’occupazione deve esser ceduta «alla Cemes dei fratelli Madonna in cambio dell’ex convento delle Benedettine, ovvero la parte di cui l’università di Pisa non è ancora proprietaria». Gli studenti però non ci stanno. Così hanno deciso di occupare l’ex Gea, specialmente alla luce della nuova riforma dell’Isee che quest’anno, a Pisa, ha tagliato circa 2 mila borse di studio.

guarda il video:

Polizia al fibonacci arriva con le pistole in mano

Posted by Alberto Manconi on Giovedì 22 ottobre 2015

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BLITZ ALL’EX GEA, POLIZIA CON PISTOLA – «CI HANNO CHIESTO I CELLULARI»

– Dopo lo sgombero 40 ragazzi sono stati denunciati per furto in flagranza di reato. Ecco il racconto dei ragazzi, presenti ieri pomeriggio sul posto:

Alle 17.30 le forze dell’ordine hanno fatto irruzione con cinque volanti e tre camionette nel piazzale interno al polo accerchiando i presenti e impedendone gli spostamenti e cercando di requisire documenti e cellulari con l’ingiunzione di salire sulle camionette per essere trasportati in questura. Poco prima del blitz avevano già fermato e portato in questura altri tre studenti fermati sulla strada vicino al polo. In meno di mezz’ora centinaia di studenti e solidali sono accorsi sul luogo e raccolti in presidio bloccati dalle forze dell’ordine hanno cercato di avvicinarsi agli studenti “sequestrati”, provando a forzare il blocco della polizia. Dopo l’arrivo dei legali le forze dell’ordine hanno identificato uno per uno gli studenti sotto fermo e li hanno infine rilasciati. La risposta è stata subito determinata: un corteo sempre più numeroso e blocchi per tutta la città, attraversando dipartimenti, piazze e mense, arrivando a occupare la facoltà di lettere dove si è tenuta un’assemblea finale di rilancio della mobilitazione.
La reazione esagitata delle forze dell’ordine è l’emblema della mancata assunzione di responsabilità da parte dell’ateneo, che in questi giorni ha sempre evitato ogni confronto e presa di posizione pubblica

polizia pistola pisa

«Ci chiediamo – hanno precisato gli studenti – chi sono i veri ladri delle risorse della collettività? Secondo il rettorato, l’economato e la questura i ladri sarebbero gli studenti, i quali chiedevano chiarezza sulla presenza di un enorme magazzino abusivo di libri di proprietà dell’università lasciati a marcire. Questo è un evidente paradosso».

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