Francesco Sicignano: «Ho la pistola per colpa dei politici»

Francesco Sicignano, l’anziano che ha ucciso un giovane 22enne che tentava di introdursi in casa sua, ha scelto l’attacco ai politici per difendersi alle accuse a lui mosse per aver sparato. Ne parla Repubblica

FRANCESCO SICIGNANO ACCUSA I POLITICI

Ecco cosa ha detto

L’avvio ha toni bassi e accorati: «Posso solo rammaricarmi di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni. Il primo pensiero va ai suoi genitori». Il crescendo affronta le paure del 64enne e del suo circondario: «Mi sembra che non sono solo io, qui dormivamo con le porte aperte. Dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino. I carabinieri? Abbiamo dei fantini professionisti, perché sono preparatissimi, e poi gli diamo gli asini per correre, ma dove volete che vadano? ». Infine Sicignano va al cuore del problema, almeno nella sua visione: «Di questo fatto qui la vera colpa non ce l’ha nessuno, ma solo di quel branco di idioti che abbiamo giù a Roma. Che ci sono politici bravi ma alcuni sono idioti, perché basterebbe fare una legge sulla legittima difesa, dare 25 anni a chi fa un reato del genere, uno non viene più a rubare in casa. Questo non è un furto, è uno stupro psicologico, a me, mia moglie, il nipote, i figli, i fratelli. È ora di finirla, ne abbiamo pieni i coglioni, ok? Sto male, come volete che stiamo? Mia moglie trema, oggi l’ho portata dal medico».

Gli stessi politici che, fuori da casa sua, si fanno pubblicità con il suo gesto

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