Tangenti per appalti Anas: dieci arresti tra cui anche l’ex sottosegretario Luigi Meduri

15:10 – La Commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, “a seguito dei provvedimenti disposti dalla magistratura nei confronti di Luigi Meduri e applicando le norme previste dal proprio Regolamento, ha deciso di sospenderlo dall’albo degli iscritti e degli elettori e dagli organismi di cui fa parte con provvedimento immediatamente esecutivo”.

15:38 – “Se potranno essere coinvolti anche altri dirigenti? A questo punto non escludo nulla, auspico si faccia pulizia il più presto possibile. Più che togliere e far ruotare i capi che non mi convincono io non posso fare”, ha dichiarato il presidente e ad di Anas, Gianni Vittorio Armani, nella conferenza stampa convocata dopo gli arresti. “L’ex sottosegretario Meduri? Non so chi sia, non l’ho mai visto né sentito, ha ribadito l’ad ai cronisti

15:37 – “Speriamo di tenerci forte, come abbiamo fatto fino ad adesso e di fare tutti un saltino in avanti per poterci aiutare… Perché quello è poi lo scopo, capito? Io sono stata abituata in questo modo… chi cresce, chi fa un salto in avanti, si porta gli altri dietro… questa è la scuola”. Sono questi – a parere del gip Giulia Proto – gli “immorali principi” che ispirano Accroglianò, ritenuta ‘deus ex machina’ del sodalizio. Le incertettazioni, ambientali e telefoniche, descrivono la donna con “il ruolo di capo e promotore indiscusso” dell’organizzazione. La regola, valida per tutto il gruppo, era che “se viaggi da solo non fai niente, chi ha cercato di viaggiare da solo poi l’hanno azzoppato”. Per il gip, l’ufficio dell’Accroglianò “costituisce la base logistica dell’associazione: nella maggior parte dei casi è lì che vengono presi gli accordi ed è ancora lì che avviene la consegna del denaro quando la stessa non venga consegnata presso l’abitazione della Accroglianò”.

15:00 – Un ministro, “non meglio individuato”, avrebbe incontrato recentemente gli imprenditori catanesi Concetto Bosco Lo Giudice e Francesco Costanzo, da oggi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti dell’Anas, grazie alla mediazione dell’ex segretario Luigi Giuseppe Meduri, anche lui arrestato. La circostanza emerge dall’ordinanza cautelare del gip Giulia Proto in cui viene riportato un dialogo, intercettato dagli investigatori, tra la dirigente Anas Antonella Accroglianò, ritenuta il capo del sodalizio criminoso, e un altro funzionario arrestato, Oreste De Grossi. La conversazione, del 6 luglio scorso, riguarda l’atteggiamento tenuto dai due imprenditori che, dopo la consegna dell’ultima tranche corruttiva il 26 giugno precedente, sembrano spariti. La Accroglianò esprime disappunto e dice al collega: “No, non li ho visti proprio… hanno fatto l’exploit”. Poi aggiunge di aver richiesto ai due di procedere a regolare definitivamente il rapporto di corruttela in essere: “Io gliel’ho detto pure… ‘cercate di chiudere adesso, eh, non vi fate sentire più…”. All’affermazione di De Grossi (“…quelli non ci pensano proprio”), la Accroglianò evidenzia – scrive il gip – come gli imprenditori avessero risolto altre problematiche attraverso l’intermediazione di Meduri che li aveva agevolati nell’incontrare un ministro, di cui non e’ noto il nome: “…perche’ mo’ dottore.. stanno messi bene… perché poi Meduri li ha fatti incontrare anche con il ministro… gli hanno fatto vedere il progetto… nuove cose, eh”.

11.24 – Come spiega l’agenzia Ansa, sono in totale 31 le persone indagate. In manette sono finiti:

«Antonella Accrogliano, classe 1961 dirigente Responsabile del Coordinamento Tecnico Amministrativo di Anas Spa; Oreste De Grossi classe 1956 dirigente Responsabile del Servizio Incarichi Tecnici della Codirezione Generale Tecnica; Sergio Serafino Lagrotteria classe 1967 dirigente Area Progettazione e Nuove Costruzioni; Giovanni Parlato classe 1967 funzionario; Antonino Ferrante classe 1961 funzionario.

Ai domiciliari invece sono finiti Eugenio Battaglia classe 1962 avvocato; Concetto Albino Bosco Lo Giudice classe 1963 imprenditore di origini calabresi; Francesco Domenico Costanzo classe 1962 imprenditore di origini calabresi; Luigi Giuseppe Meduri, classe 1942 già Presidente della Regione Calabria, dal gennaio 1999 all’aprile 2000, Deputato nella XIV legislatura (Margherita Ulivo) e, dal maggio 2006 al maggio 2008, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture (Governo Prodi); Giuliano Vidoni classe 1945 titolare della Vidoni Spa, con sede legale a Travagnacco.

Eseguito anche un sequestro per equivalente delle somme corruttive allo stato accertate nei confronti di tutti i dipendenti pubblici infedeli, fino a concorrenza di 200.000 euro. Oltre 90 le perquisizioni effettuate in 11 regione: Lazio, Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Piemonte, Veneto e Abruzzo.

11.00 – «La mia sensazione leggendo le carte, che sono prevalentemente, ma non solo, intercettazioni, è la sensazione deprimente della quotidianità della corruzione», ha spiegato Pignatone. «La principale indagata (chiamata la ‘Dama Nera’) va in ufficio per lavorare – ha chiarito il procuratore – ma il suo lavoro è gestire il flusso continuo della corruzione: c’è la borsa sempre aperta, arriva qualcuno e ci mette una busta. Tratta pure male i collaboratori, che non sono ritenuti all’altezza nell’avere a che fare con gli imprenditori per riscuotere le mazzette. La sensazione della lettura di queste carte è la quodidianità della corruzione vista come cosa normale».

10.55 – Il procuratore capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, in conferenza stampa ha parlato di «deprimente quotidianità della corruzione». Per poi precisare: «Il nuovo presidente Anas non c’entra nulla con la vicenda, è parte lesa»

TANGENTI APPALTI ANAS PIGNATONE
Il procuratore capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone

 

10.40 – L’Autorità nazionale anticorruzione chiederà gli atti relativi all’inchiesta per corruzione che ha portato all’arresto di dirigenti e funzionari Anas. L’obiettivo, spiega l’Ansa, è verificare se vi siano appalti sui quali intervenire in base ai poteri affidati all’Authority.

10.21 – Sull’operazione della Guardia di finanza che coinvolge dirigenti dell’Anas in appalti truccati, «ho parlato col presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani e ho detto di offrire massima collaborazione». Questo il commento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio. A margine di un incontro all’Enel, Delrio ha sottolineato: «Vogliamo assoluta trasparenza e collaborazione con le forze dell’ordine e con la magistratura».

10.00 – Anas sta «attivamente collaborando alle indagini della Guardia di Finanza, dando il massimo supporto anche in qualità di parte offesa dai fatti oggetto di indagine, accaduti negli anni passati». In una nota il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha spiegato di avere «piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, con l’auspicio che possa arrivare velocemente a fare chiarezza sui fatti ed aiutare il vertice dell’Azienda a voltare pagina» . Anas ha fatto sapere che si costituirà in giudizio quale parte offesa.

8.46 – Luigi Meduri è il politico finito in manette nell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti Anas. Meduri ha militato nella Democrazia Cristiana ed è diventato consigliere comunale a Reggio Calabria, ricoprendo la carica fino al 1990 (più volte è stato assessore comunale alla Pubblica Istruzione e alla Cultura). Nel 1990 è entrato in Consiglio regionale per la Dc, diventando assessore della Giunta presieduta da Donato Veraldi, con deleghe al Lavoro, alla Formazione professionale ed alla Pubblica Istruzione.

Eletto deputato con la Margherita dal 2001, ha ricoperto il suo incarico al governo come membro dello stesso partito dal maggio 2006 al maggio 2008, durante il secondo governo Prodi, con Antonio Di Pietro al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Dal gennaio 1999 all’aprile 2000 aveva ricoperto la carica di presidente della Regione Calabria. Meduri è membro dell’assemblea nazionale del Pd. Non si trova più in Parlamento dal 2006.

LUIGI MEDURI ARRESTATO TANGENTI APPALTI ANAS
Luigi Meduri (Pd) è tra gli arrestati dell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti Anas. Fu sottosegretario del governo Prodi per due anni (1996-1998) (Photocredit: Screeshot Repubblica.it)

8.40 – È Luigi Meduri (Pd) il sottosegretario coinvolto nell’inchiesta sugli appalti Anas. Meduri è stato sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture per due anni, dal maggio 2006 al maggio 2008, durante il governo Prodi. Dal gennaio 1999 all’aprile 2000 aveva ricoperto la carica di presidente della Regione Calabria.

Dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di cinque dirigenti e funzionari della direzione generale di Roma dell’Anas, tre imprenditori, titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche, un avvocato e un politico, in passato sottosegretario del ministero delle Infrastrutture. Tra le ipotesi di reato ci sono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e anche voto di scambio. In corso in queste ore anche 100 perquisizioni, in undici regioni diverse.

ANAS, OPERAZIONE “DAMA NERA”: 10 ARRESTI, DIRIGENTI, IMPRENDITORI E UN EX SOTTOSEGRETARIO –

L’operazione, chiamata ‘Dama nera’, segue un’indagine condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria di Roma, coordinate dalla procura della capitale.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle 10,30 alla sede del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, e del Comandante Provinciale, Giuseppe Magliocco.

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