Stare seduti a lungo non aumenta il rischio di morte

14/10/2015 di Redazione

Una buona notizia per chi lavora seduto, i lungi periodi trascorsi su una sedia non uccidono, al contrario di quanto si era affermato da più parti negli ultimi anni.

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STARE SEDUTI NON UCCIDE –

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Epidemiology ha concluso che il restare seduti non è associabile a un maggior rischio di morte. Stare seduti non è peggio di stare in piedi per una persona che non fa attività fisica e non si muove diversamente. La ricerca, condotta da studiosi della University of Exeter and University College  di Londra ha esaminato 16 anni di dati relativi a 5.132 persone esaminate dallo Studio Whitehall II, vagliando le abitudini riferite dagli interrogati, in particolare il tempo trascorso seduti o comunque fermi e quello speso in movimento.

È IL MOVIMENTO CHE È IMPORTANTE –

L’analisi ha condotto alla scoperta che il tempo trascorso seduti non ha alcuna correlazione con l’aspettativa di vita, dai dati dei partecipanti non emergeva nessuna conseguenza in particolare per quelli che trascorrono più tempo seduti o da come stanno seduti. Una correlazione invece c’è tra l’assenza di movimento e di attività fisica e l’aspettativa di vita. A prescindere da quanto tempo stanno seduti, quelli che fanno più attività fisica, anche solo il camminare, stanno meglio e vivono più a lungo. La conclusione è quindi che sia l’assenza di movimento e non la postura adottata nel mentre, sia seduta, in piedi o comodamente adagiata su un letto, a influenzare la salute e l’aspettativa di vita.

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BISOGNA FARE ATTIVITÀ FISICA –

Studi recenti avevano invece puntato il dito sulla sedentarietà, invitando chi lavora seduto a concedersi delle interruzione almeno ogni due ore, mentre uno studio del 2010 su 123.000 adulti americani ha concluso che le persone che stanno sedute più di 6 ore al giorno hanno un tasso di mortalità superiore del 18% a quelle che stan seduti meno di 3 ore. Ma in questo caso lo studio ha evitato d’indagare altre variabili. La conclusione dei ricercatori britannici va comunque nel senso di raccomandare una riduzione delle ore trascorse seduti, che magari non uccidono, ma che possono provocare gravi patologie comunque, senza raccomandare al tempo stesso un aumento delle ore da trascorrere in movimento.

 

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