Riforma Senato: «Un successo di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi»

Riforma Senato

, meno potere è più potere per Matteo Renzi. La stampa straniera riprende con evidenza l’importante voto di ieri del Senato della Repubblica, con cui è stato abolito il bicameralismo paritario in prima lettura. Un progetto importante del governo Renzi, che punta a rendere più efficiente e snello l’apparato decisionale del nostro Paese. Sul più diffuso quotidiano tedesco nazionale di qualità, Süddeutsche Zeitung, è rimarcato il ruolo decisivo di Maria Elena Boschi, definita come l’architetta delle riforme costituzionali.

RIFORMA SENATO RENZI

Il Senato della Repubblica ha approvato ieri, con 179 voti, il disegno di legge costituzionale Boschi che trasforma la seconda parte della nostra Costituzione. Il progetto del governo Renzi che ripensa l’architettura istituzionale del nostro Paese, abolendo il bicameralismo paritario, trasformando il Senato della Repubblica in Senato delle autonomie, e ricentralizzando numerose competenze prima concesse alle regioni, è ripreso con diffusa evidenza dalla stampa straniera. L’agenzia di stampa più importante, Reuters, definisce il voto un rafforzamento del governo Renzi.

Il Senato ha votato martedì per ridurre I suoi poteri, una vittoria per il president del Consiglio Matteo Renzi, che ha superato una opposizione determinata per spingere una riforma che seconda lui renderà l’Italia più governabile.

Il successo governativo rappresentato dal passaggio in prima lettura al Senato è ripreso anche dall’agenzia Bloomberg, un concetto condiviso anche da uno dei più importanti quotidiani tedeschi, Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il francese Le Monde ricorda invece come nel suo discorso sulla prima fiducia ottenuta dal suo governo Matteo Renzi aveva rimarcato come sarebbe stato l’ultimo presidente del Consiglio a chiederla anche al Senato della Repubblica. Visto che il passaggio parlamentare in seconda lettura appare scontato, ciò sarà confermato se il referendum costituzionale passerà.

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RIFORMA SENATO BOSCHI

Il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung dedica un approfondito elogio al lavoro del ministro delle Riforme costituzionali Maria Elena Boschi.

Se si pensa al ruolo che quest’avvocato toscano ricopre, gli aggettivi utilizzabili sono prevalentemente stupefacenti…L’Italia sarà governata con più facilità, con un processo legislativo più snello. Un vecchio sogno, concretizzato con una riforma che porta il nome di Maria Elena Boschi. La politica che dà il nome a questo cambiamento così significativo ha solo 34 anni. Solo pochi anni fa, nell’ancora geriatrica politica italiana, una simile carriera sarebbe stata impensabile.

Il quotidiano tedesco evidenzia come l’aspetto estetico e l’inesperienza erano i pregiudizi più diffusi nei confronti del ministro Boschi quando Matteo Renzi l’aveva chiamata alla guida del ministero delle Riforme costituzionali.

Il grande progetto di riforme appariva senza prospettive di successo, troppo inesperta sembrava la sua architetta. Maria Elena Boschi ha spazzato via con un sorriso tutto il sessismo subito nei mesi precedenti. In TV ha convinto grazie a discorsi veloci, arguti e non pretenziosi. La miscela ha funzionato bene. Maria Elena Boschi ha conquistato rispetto e favore in entrambi i campi, al di là dei cliché.

(Photocredit copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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