Fare il tassista con l’ISIS

ISIS

, un autista di 37 anni originario di Raqqa racconta a Spiegel Online come è fare il tassista e il trasportatore di persone nel califfatto islamico. Mohammed rimarca come a Raqqa, la capitale ufficiosa del sedicente califfato, si possa entrare solo cancellando la musica dal proprio cellullare, per non svelare comportamenti infedeli che verrebbero condannati anche con la morte.

ISIS SIGNIFICATO

– Lo Stato islamico costituito dall’organizzazione terroristica di al-Baghdadi non è inaccessibile. Per entrarci bisogna però essere in possesso di speciali permessi concessi solo a chi è originario dei territori conquistata dalle milizie dell’ISIS. Mohamed, un tassista di 37 anni, spiega a Spiegel Online come è trasportare le persone all’interno del sedicente califfato costituito da ormai quasi due anni tra Siria e Ira. Mohammed proviene da Raqqa, la città siriana in cui al-Baghdadi ha trasferito la sede della sua organizzazione terroristica dopo aver abbandonato l’Iraq. Mohamed vive in Libano, e rimarca come diverse persone che hanno ancora i parenti a Raqqa chiedano di esser trasportati nella città siriana occupata dall’organizzazione terroristica. Un viaggio verso la capitale dell’ISIS costa circa 80 dollari a persone, e dura 35 ore. L’unica possibilità per muoversi all’interno della Siria è corrompere i soldati dei checkpoint, costituiti tanto dalle truppe regolari di Assad quanto dai ribelli siriani non legati al califfato. Il prezzo è diverso: i ribelli chiedono 500 lire siriane per il passaggio, circa 2 euro, mentre i militari dell’esercito il triplo. Per ogni merce che viene trasportata bisogna pagare una tassa, che cambia a seconda degli oggetti che si vogliono portare con se.

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ISIS RAQQA

– Il checkpoint dell’ISIS è invece piuttosto diverso. Mohamed racconta di non dover pagare niente visto che suo fratello, che vive a Raqqa, gli permette l’entrata gratuita nella capitale del califfato. I passeggeri però devono essere rigorosamente divisi: gli uomini siedono davanti, le donne dietro, con due fila almeno che li separino. Le donne devono essere inoltre coperte. Al primo checkpoint tutti i passeggeri e l’autista si devono sdraiare per terra, così da esser ispezionati dai guerriglieri dell’ISIS, di solito molto giovani. Le domande poste durante questo controllo sono diverse, rimarca l’autista siriano. Bisogna dire in modo esatto il punto di destinazione a Raqqa, spiegare quante volte al giorno si prega, se si fuma o perché non si porti la barba. Chi appare sospetto deve dimostrare la propria identità, e mostrare il cellulare, al fine di capire se ci sono contatti con i ribelli siriani o col regime di Assad. Mohamed rimarca di cancellare la musica dal proprio smartphone ogni volta che passa nei territori dell’ISIS, così come nasconde le sigarette, necessarie invece per passare i checkpoint dell’esercito siriano. Il tassista spiega a Spiegel Online come Raqqa non sia stata devastata dalle bombe americane, ma come tutto costi il doppio rispetto alla Siria. Anche il cambio è diverso nella capitale dell’ISIS: un dollaro vale 320 lire siriane, mentre nel resto del Paese si scambiano per 190.

Photo credit: Spencer Platt/Getty Images

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