Pigneto: viaggio al “vicoletto”, budello di asfalto della droga a cielo aperto

Pigneto, in cinquecento metri si concentra una delle principali basi di spaccio del quartiere romano. Il “vicoletto” nasconde un complesso di vecchi capannoni abbandonati, un budello di asfalto che unisce via del Pigneto a via Prenestina. Buio, silenzioso, affiancato da un terreno “privato” è un nascondiglio perfetto per dormire la notte ma soprattutto per nascondere la droga o andarsi a drogare. Anche in pieno giorno. Davanti a tutti, anche ai bambini che dai balconi possono assistere allo spettacolo in diretta. Spesso la polizia interviene, sollecitata da qualche cittadino, ma molto spesso si ferma ai bordi del terreno. E non entra.

guarda il video:

(videoreportage a cura di Giuliano Rosciarelli/alaNEWS)

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Per entrare nel Vicoletto, basta scavalcare

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PIGNETO: L’INFERNO DEL VICOLETTO

– Siringhe usate, lacci, biancheria intima. Dentro il “giardino” del Vicoletto c’è di tutto. Fuori un via vai continuo tra corrieri dello spaccio e clienti. Ci si prostituisce per qualche dose di eroina. «La settimana scorsa – racconta una degli abitanti della zona – una signora passava di qua con le buste della spesa. Per rubargliele l’hanno trascinata a terra, spezzandole un braccio». «Spaccano i vetri delle macchine», denuncia un’altra signora. «Abbiamo paura». Il quartiere ha avviato anche una raccolta firme per chiedere più sicurezza.

ROMA DIMENTICA IL PIGNETO

– Se a gennaio il comitato di quartiere ideò la famigerata mappa che svelava i principali punti di spaccio e consumo, dopo le promesse garantite dal Campidoglio non è cambiato nulla. La nuova area pedonale resta ancora zona di adescamento della clientela, le vie laterali terra di scambio per le dosi. La merce si nasconde in zaini, scarpe e negli ingressi degli internet point. Roma sembra dimenticarsi del quartiere dove la minima vivibilità è garantita dalla buona volontà dei cittadini e l’attività dei locali serali.

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