Ordine dei Giornalisti contro Cruciani per la finta telefonata a Paglia

L’Ordine dei Giornalisti del Lazio interviene contro Giuseppe Cruciani che, nel corso della trasmissione “La Zanzara” aveva fatto telefonare da un finto Renz al Monsignor Vincenzo Paglia. “Il metodo utilizzato da ‘’La Zanzara’’, che continua a estorcere con il raggiro false interviste e dichiarazioni, viola le regole fondamentali del giornalismo” ha fatto sapere l’Ordine in un comunicato, condannando il metodo di Cruciani e annunciando che il caso sarà sottoposto “all’attenzione del Consiglio per gli atti dovuti”.

I PRECEDENTI –

Questa non è la prima volta che l’ordine professionale condanna la metodologia di Cruciani. Lo scorso febbraio il giornalista aveva attirato l’attenzione per aver mandato in onda la telefonata tra un finto Niki Vendola e l’economista Fabrizio Barca, che ignario della falsa identità dell’interlocutore ha confidato considerazioni e commenti ad una dei programmi radio più seguiti in Italia. All’epoca dei fatti l’Odg condannò “senza appello la pratica dell’uso di telefonate “tranello”, fatte utilizzando la voce di un imitatore” definendole “Una vera truffa che nulla ha a che fare con i metodi, gli strumenti, la deontologia del fare informazione”

Non si tratta di scherzi, ma di una sostituzione di persona finalizzata, che vìola i principi della privacy e del rispetto dei cittadini utenti.

Anche perché, al termine della telefonata, lo “scherzo” non viene rivelato all’ interlocutore.

Non è la prima volta che il programma radiofonico “La Zanzara”, condotto da giornalisti professionisti, ricorre a queste pratiche, spacciandole per scoop.

Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio ha incaricato il consiglio di disciplina di aprire un fascicolo in proposito.

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