Unilever acquista il gelato artigianale Grom

Anche il gelato Grom se ne va. L’orgoglio del Made in Italy e della produzione alimentare di qualità è diventato un marchio della galassia Unilever, una multinazionale olandese non esattamente idolo dei gourmet.

 

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UNILVER SI È PAPPATA GROM –

È stata annunciata oggi la cessione a Unilever di Grom, il marchio del gelato fondato nel 2003 a Torino da Federico Grom e Guido Martinetti, che oggi conta 67 negozi, in Italia e nel mondo. L’acquisizione, spiega il colosso anglo-olandese, andrà a rafforzare il portfolio nella categoria gelati, dove è già presente con Algida, Carte D’or, Cornetto, Ben & Jerry’s e Magnum. Il business Grom resterà però autonomo e continuerà ad essere gestito dai due fondatori. L’acquisizione non mancherà di suscitare polemiche, sia perché Unilever ha in corso proprio in questi giorni una tesa vertenza sindacale in Italia, perché vuole licenziare 151 dipendenti di Algida. Ma non mancherà nemmeno chi farà notare come l’azienda fosse stata citata anche dal Presidente del Consiglio come un’eccellenza italiana e come ora invece abbia preso il volo verso l’estero.

I VALORI CONDIVISI DI UNILEVER E GROM –

Ovviamente contenti i due fondatori, anche se di cifre non se ne fanno, che resteranno alla guida dell’azienda, almeno per un periodo, perché: «Condividiamo la stessa passione per il gelato nonché importanti valori aziendali, quali l’attenzione all’approvvigionamento sostenibile delle materie prime», dice Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever. «I consumatori di Grom continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre. Allo stesso modo  facendo leva sulle economie di scala, Unilever favorirà l’accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita».

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LA QUESTIONE DELLA QUALITÀ –

Quasi a mettere le mani avanti, i due fondatori hanno tenuto a confermare che nulla cambierà nemmeno dal punto di vista dell’approvvigionamento degli ingredienti: «Continueremo ad utilizzare i migliori ingredienti provenienti dalla nostra azienda agricola biologica Mura Mura e quelli realizzati dai nostri fornitori, e manterremo la produzione a Torino, per continuare ad offrire ai nostri consumatori i gelati ed i sorbetti che amano – dice – Guido Martinetti -. Siamo orgogliosi di aver la possibilità di lavorare insieme ai migliori manager di Unilever, perché siamo certi che grazie alle loro competenze e alla loro conoscenza dei mercati internazionali riusciremo a realizzare il sogno, nato 12 anni fa in un piccolo negozio nel centro di Torino, di portare il gelato italiano di qualità nel mondo». Resta da capire quanto questi propositi resisteranno al previsto ampliamento dell’azienda e alle pressioni dei manager Unilever. Secondo Federico Grom l’acquisizione «è un traguardo importante perché ci permette di realizzare le nostre ambizioni. Unilever è una realtà internazionale con importanti radici in Italia e una forte conoscenza del nostro mercato, dove è presente da 50 anni. Riteniamo che Unilever, con la quale condividiamo valori fondamentali, come la cura della qualità e della filiera agricola, sia il partner giusto per fare un ulteriore passo in avanti, e portare così il nostro brand ed i nostri prodotti in nuovi paesi».

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