Assad chiede aiuto a Mosca. Raid russi in Siria

Dopo la richieste di aiuto di Assad, la Russia di Vladimir Putin ha iniziato una serie di raid in Siria. A diffondere la notizia è stata l’amministrazione americana, precisando come le operazioni siano partire poche ore dopo il via libera della Duma, il Parlamento russo. Gli Stati Uniti sono stati avvertiti di non far volare caccia Usa nel paese siriano, senza però che venisse loro precisato i luoghi che sarebbero stati colpiti dai raid.  Gli attacchi sono stati concentrati nella zona di Homs.  Secondo la Tass, i raid sono avvenuti in zone controllate dall’Is. Al contrario, media americani avevano spiegato come gli attacchi non sembrano colpire zone in mano ai jihadisti. Secondo Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, sostenere che gli obiettivi colpiti dalla propria Aviazione nei primi raid in Siria non appartenevano allo Stato Islamico significa semplicemente distorcere i fatti. Mosca ha cosi’ subito reagito a critiche e perplessita’ sui reali bersagli dei bombardamenti aerei, sollevate tanto dall’Occidente quanto dall’opposizione moderata siriana.

 

ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images
ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images

ASSAD CHIEDE AIUTO A MOSCA, RAID RUSSI IN SIRIA –

Serghiei Ivanov, capo dell’amministrazione presidenziale, ha precisato che la Federazione russa userà soltanto forze aeree. Secono il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha poi aggiunto che le operazioni in Siria sono possibili solo sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu o su richiesta delle autorità legittime di un Paese interessato.

Arabia Saudita e altri paesi del Golfo non coopereranno con l’alleanza militare auspicata da Mosca per fronteggiare i jihadisti del Califfato in Siria. Al contrario, questi Paesi hanno rivendicato il loro sostegno ai ribelli che intendono rovesciare il presidente siriano Assad, appoggiato invece da Russia e Iran.

 

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