Comunali Napoli, il Pd dice «no al referendum su Bassolino»

Antonio Bassolino è intenzionato a ricandidarsi a sindaco di Napoli ed è l’unico esponente del Pd ad essere uscito finora allo scoperto? Il partito non si mostra particolarmente preoccupato dallo spazio occupato in queste settimane dall’ex primo cittadino ed ex governatore. Gli esponenti Dem e i possibili competitor alle primarie guardano oltre, alla consultazione del centrosinistra che verrà e all’idea di città da presentare nella campagna elettorale, consapevoli che la partita è ancora lunga e complessa.

COMUNALI NAPOLI, CARPENTIERI: «NO AI REFERENDUM» –

«Non c’è una situazione di impasse», risponde Venanzio Carpentieri, segretario provinciale del Pd, quando gli chiediamo dell’assenza di alternative al nome di Bassolino e della mancanza di una data per le primarie. «La situazione di Napoli – spiega – non si può ridurre ad un referendum su un nome, qualunque esso sia». Per parlare di candidature, insomma, è ancora presto, anche in virtù del fatto che la prossima assemblea provinciale (in cui si discuterà anche del voto) dopo i due slittamenti della scorsa settimana si terrà per la seconda metà di ottobre. Nel frattempo si svolgeranno «le quattro giornate per Napoli». Si tratta di «quattro eventi – dice Carpentieri – aperti alla città, alle forze produttive, alle associazioni, alle forze produttive, ai sindacati, agli ordini professionali».

COMUNALI NAPOLI, VALENTE: «MANCA ANCORA UN PERCORSO» –

Chi sostiene che sia ancora presto per parlare di nomi è anche Valeria Valente, deputata della corrente renziana dei ‘giovani turchi’ finita nella rosa dei possibili competitor delle primarie. «Non mi pare che Bassolino abbia detto che si voglia candidare», ci dice. «Che manchi l’ufficialità non mi pare una cosa di poco conto». In ogni caso – continua – «manca ancora un percorso. Il Pd non ha ancora stabilito la data delle primarie». «Non siamo ancora arrivati al momento di discussione sui nomi. Solo nel momento in cui stabiliremo un percorso, date e tempi delle primarie capiremo chi si candida veramente». In ogni caso c’è bisogno di mettere al centro «un progetto per Napoli».

COMUNALI NAPOLI, PAGANO: «SERVE PRIMA UN’IDEA DI CITTÀ» –

E di progetto che parla anche l’ex senatrice Graziella Pagano, altra possibile candidata. «Si deve fare una discussione politica nel partito sulla visione della città, su che tipo di città vogliamo costruire, prima ancora di parlare di nomi e di programmi». «Ricordo – dice Pagano – che quando Bassolino si presentò per la prima volta a sindaco lancò la sfida della ‘città dei bambini’, sulla quale si asprì una discussione seria e lui, che allora era un funzionario di partito non conosciuto da tutti, fece una battaglia seria». «Io – dice l’ex senatrice – chiedo al partito di evitare inutili giornate di convegni ma di ribaltare la questione: lanciamo un’idea su Napoli e da lì nascerà il candidato. Altrimenti tutti i candidati che si presenteranno, da me ad Andrea (Cozzolino, nda) e ad Antonio saranno vissuti dalla gente come una minestra riscaldata». Dunque, del voto non si può fare a meno. «Penso che le primarie si debbano fare, e se ci sarà un candidato unitario dovranno essere confermative».

COMUNALI NAPOLI, SULLE ALLEANZE INCOGNITE SEL E AP –

Infine il nodo alleanze. Il Pd gode già del sostegno di tutta la coalizione che ha sosenuto Vincenzo De Luca alle Regionali di maggio, ma deve risolvere i nodi di Sel e Area Popolare. Secondo i Giovani Democratici dietro i rinvii delle assemblee c’è anche il tentativo della segreteria provinciale di temporeggiare per trovare un accordo con i centristi (ipotesi che i Gd non gradiscono affatto). Carpentieri dice che tutte le ipotesi sono aperte: «A Sel abbiamo rivolto un invito, ma ieri non sono venuti. Area Popolare è interessata al percorso. Andiamo avanti».

(Foto di copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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