Di Canio conduttore tv: fatelo parlare solo di tattica

Non è un conduttore e la prima di House of Football su Fox Sports lo mostra chiaramente. Ma in un panorama televisivo in cui sproloquia di pallone anche Mara Maionchi, Paolo Di Canio può fare la sua porca figura perché di calcio ne sa e ne ha masticato parecchio. Certo, nonostante il tema sia la Premier League e la scenografia ricordi un loft londinese, i modi non sono proprio quelli di un lord: la dizione è quella che è, Quarticciolo prevale nettamente su Notting Hill, un paio di parolacce scappano, la gestualità è eccessiva e prepotente. E anche le gaffe non mancano: rùbrica invece che rubrica, l’ospite e amico Devis Mangia chiamato Demis. Ma quando l’ex attaccante si avvicina alla lavagna tattica il contenuto prevale sulla forma e le analisi coinvolgono e convincono: i mancati movimenti di Agüero e la flemma di Yaya Tourè, le chiusure di Stones, il possesso palla del Manchester United e i colpi di Depay sono ben descritti e il racconto funziona. Così come nell’angolo dedicato agli aneddoti con un paio di godibili chicche del Di Canio calciatore.

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Il resto piace quasi nulla. Se il gancio con il monday night che viene trasmesso subito dopo è buono, sono pessimi gli ‘a parte’ con la telecamera che va di primo piano e Di Canio che se la prende con Mourinho definendolo Normale One e spronandolo a fare meglio. Male poi la presunta trovata di una voce fuori campo, con un fantomatico maggiordomo – come si chiamerà mai? Esatto, Ambrogio – che richiama all’ordine il padrone di casa: gag vecchia e artefatta. Non c’è traccia infine della tanto sbandierata interattività con il pubblico, e forse meglio così. Postilla: vestitelo meglio.

Photocredit copertina Twitter @SkySport

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