Altro che Il Volo: 7 rockstar che han veramente fatto un gran casino in albergo

Strisciate di feci sulle pareti. Camere a soqquadro (da quanto, nella carriera di un giornalista, si aspettava di poter scrivere questa parola), capricci. Tutto per un’allergia alla moquette. E agli hotel svizzeri a tre stelle.

A sentire l’albergatore i ragazzi de Il Volo sarebbero entrati di diritto nell’olimpo delle popstar che hanno un problema con gli hotel.

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D’altronde strutture ricettive e musicisti famosi raramente vanno d’accordo. Gli Iron Maiden, consapevoli di questo, hanno aperto un hotel solo per rockstar (già immaginanimo i commenti su Tripadvisor) dove le camere si possono, anzi si devono devastare, basta prenotare la crash room apposita. E Brett Michaels ne ha fatto una filosofia. Il leader dei Poison, infatti, ha delle regole: inizia sempre con qualcosa di grosso, sarà più divertente, poi passa a prendere a calci le ante dell’armadio, sono scenografiche quando saltano, infine dedicati a vasi e vetri. Non scagliare oggetti fuori dalla finestra – spaccare un passante è meno divertente di frantumare una tv – e stare attento che non vi siano bambini vicini. Ah, un’ultima cosa: meglio se non è la tua stanza, ma quella di Charlie Sheen.

Insomma, ediamo da chi potrebbero aver tratto ispirazione, i tre pupilli della Clerici. Per rispetto alla 7. storia della musica non citeremo gli episodi più famosi e le icone del rock e del pop: stiamo pure sempre parlando de Il Volo. E non cadremo neanche nel tranello di ritornare sui selfie a vostro rischio e pericolo con Fedez o sulle uscite a Ostia con Mannarino.

Il Volo- rockstar aggressive
Craig David

1. La rockstar maledetta e redenta

Craig David. Non deve essere facile avere due nomi di battesimo e nessun cognome. Sarà per questo che ogni tanto esce fuori di testa e gli si chiude la vena. Però in ossequio – oggi amiamo le parole con la q, rassegnatevi – a uno dei suoi singoli che hanno avuto più successo, Rewind, si è pentito ed è tornato sui suoi passi. Il cantante di Southampton e il suo chitarrista Fraiser hanno deciso di scatenarsi una notte di una dozzina d’anni fa. Droga? Sesso di gruppo e violento? Risse? Mobili devastati? Niente di tutto questo. Una battaglia. Di manghi.
Sì, i due hanno cominciato a tirarsi della frutta, spiaccicandola sui muri. Appena finito questo selvaggio rituale demoniaco, hanno cominciato forsennatamente a strofinare. Ma le prove della loro perversione rimaneva. Sono scesi e a capo chino si sono scusati. Assegno di 2000 euro per l’albergatore e tutti amici come prima.

Il volo- rockstar maledette
Il violinista Nigel Kennedy

2. Il violinista sul tetto

Avete presente Nigel Kennedy. Come il Volo, rende pop ciò che non lo sarebbe. All’alba di questo millennio va a Copenaghen. Suona davanti alla regina, si fa odiare da tutta l’orchestra dall’alto delle sue capacità rock al violino. Poi va in camera e si dà alla pazza gioia. Si aggrappa pure al lampadario, che viene giù. Come, più o meno, tutto il resto della stanza. Lui nega (quasi) tutto, il promoter danese, nonostante il tutto esaurito, dice “spero di non vederlo mai più”.

II Volo- rockstar maledette
I Tokio Hotel in un live

3. Nomen non omen

Ti chiami Tokio Hotel e uno si aspetta che rispetterai gli alberghi, portandoli pure nel nome. Figuriamoci. Dieci anni fa gli antipaticissimi idoli della gioventù emo, hanno portato un numero esagerato di groupie nella loro suite, si sono dati a festeggiamenti selvaggi, per poi inondare di birra, i burloni, i partecipanti a un’altra festa. Al Radisson Blu di Berlino li hanno messi nella lista nera. Purtroppo il mondo della musica non ha fatto lo stesso.

Il Volo- rockstar maledette
Axl Roses in uno dei suoi atteggiamenti più sereni

4. Niente Roses, ma opere di bene

Hotel Berns, Stoccolma. Un già bolso Axl Roses, nel 2006, torna da un concerto. Adrenalina a 1000 e forse non solo. Fa amicizia con chi siede al bar. Troppa. Comincia a insultare tutti, ingiuria pure una biondissima ospite che probabilmente non apprezza la sua acqua di colonia, il suo taglio di capelli oppure semplicemente l’attacco di Welcome to the Jungle. La aggredisce verbalmente con grande violenza, tanto che arriva uno della security. E lui che ti fa? Beh, ovvio: gli morde una caviglia fino a mandarlo all’ospedale. Più della fama, può la fame.

Il volo - rockstar maledette
Il buon Ozzy Osbourne nella sua terza vita

5. Chi dorme non piglia squali

Ozzy Osbourne. Eroe di un reality su se stesso, fondatore dei Black Sabbath, capace in un live di divorare un pipistrello vivo, cacciato da scuola, si dice, per una troppo intensa attività aerofagica. Droghe, sesso e annessi in grande quantità. Ma una delle cose di cui va più fiero è una notte di mezza estate in cui lui e il gruppo si annoiavano a morte, in hotel. E allora ecco l’idea del cantautore: brandire uno squalo – tutti i divi della musica ne hanno uno sul comodino, ovvio – e fare a pezzi la propria stanza e metà del pianerottolo. Shark metal.

Il volo- rockstar maledetta
Un lucidissimo Pete Doherty

6. Il pasto nudo

Pete Doherty, neanche tre settimane fa. A Londra, poco prima di un concerto dei suoi Libertines. Ora, non è una novità che il nostro spacchi camere d’albergo, sia chiaro. Ma ha imparato a farlo con gioia. Chi l’ha visto ha detto che ha preso benissimo un errore del servizio in camera: ridendo a crepapelle, completamente nudo e di ottimo umore ha spaccato tutto. Per poi mettersi a dormire, esausto, dimenticando il live che lo aspettava.

Il volo- rockstar maledette
Justin Bieber, il galantuomo

7. Un calcio alla fortuna

Quel mattacchione di Justin Bieber. Sì, quello che si fa arrestare per corse clandestine in macchina, mette il suo lato b come mamma l’ha fatto su Instagram e si fa pescare con un collaboratore che tiene nella valigia della droga che va ben oltre l’uso personale, anche in albergo sa farsi valere. Se molti hotel giurano che nelle loro suite il buon Justin abbia compiuto riti occulti non ben specificati, altri raccontano di intemperanze trattenute a fatica. Ma a sprezzo del pericolo di andare contro le Beliebers, così fanatiche che in confronto Isis e Al Qaeda sembrano boy band, vi racconteremo di quell’hotel a Miami in cui la popstar 22enne penso bene di usare il suo potente calcio. Contro una tv? Contro un armadio? Contro un vaso? No, ha pensato bene di piazzarlo sul fondoschiena di varie ragazze che erano a una sua festa, invitate per il suo 21esimo compleanno, ma cacciate dopo il divertimento. Ovvio, una folla di bellissime groupies sono nella tua stanza, pare senza troppi veli addosso, e tu le cacci a calci. Piano, voi che leggete, non prendete a pugni quell’armadio. E’ il vostro.

 

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