La NASA ha trovato l’acqua salata sulla superficie di Marte

Sulla superficie Marte scorre acqua liquida. Sono minuscoli ruscelli di acqua salata che compaiono periodicamente, lasciando striature scure la cui origine era finora un mistero. La prova, pubblicata su Nature Geoscience, arriva dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter, in copertina). L’acqua scorre invece in minuscoli ruscelli di acqua salata che compaiono periodicamente, lasciando come unica traccia delle striature scure la cui origine era da tempo un mistero. Lo dimostrano le analisi condotte nell’Istituto di Tecnologia delle Georgia, dal gruppo di Lujendra Ojha. «E’ la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte», ha detto Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). L’acqua compare solo in alcune stagioni, sotto forma di gocce che si condensano all’interno di stretti canali.

 

«Il viaggio verso Marte è appena diventato molto più affascinante», ha affermato Dwayne Brown, della Nasa.

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L’ANNNUNCIO DELLA NASA, ACQUA LIQUIDA SU MARTE –

Esistono “prove spettrali” che “confermano le ipotesi”. Si tratta di quattro linee rilevate in altrettanti punti differenti della superficie del pianeta causate da “attività attuale di acqua salata”, affermano esperti americani e francesi sulla rivista Nature Geoscience. I solchi, lunghe centinaia di metri e larghe circa cinque metri, sono apparsi durante i mesi caldi, si sono allargati e poi sono scomparsi con il calare delle temperature. Sono loro la causa di quelle striature scure rimaste misteriose a lungo.

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L’ANNNUNCIO DELLA NASA, C’è ACQUA SU MARTE –

«È la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte», ha spiegato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). A fornirla è il gruppo dell’Istituto di Tecnologia delle Georgia guidato da Lujendra Ojha. Non si tratta certo dei canali d’acqua ipotizzati nell’800 da Giovanni Schiapparelli, ma di ‘rivoli’ stagionali con tracce di sali che si formano solo in presenza di acqua. L’osservazione della superficie del pianeta aveva infatti rivelato cambiamenti che potevano essere spiegati solo con il fluire di qualche liquido, ora identificato dal sensore dedicato come acqua, acqua lievemente salata. A certificare la scoperta non è stato il rover impegnato a percorrere la superficie del pianeta, ma il suo alter ego volante, la sonda MRO che orbita attorno al pianeta. «Marte non è un pianeta secco e arido, come abbiamo ritenuto in passato», ha affermato il direttore di scienze planetari dell’Ente spaziale americano Jim Green durante la conferenza stampa. «In determinate circostanze, è stata trovata acqua in forma liquida».

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COSA SIGNIFICA LA SCOPERTA –

La scoperta, al di là dell’importanza scientifica, significa che sul pianeta potrebbe esserci o esserci stata la vita e che, soprattutto, eventuali missioni sul pianeta potranno sfruttare quell’acqua per ricavarne sostentamento, carburante e quanto necessario per le lunghe permanenze rese necessarie dalla grande distanza dalla Terra. Che sul pianeta ci fosse acqua era già stato assodato, ma l’esistenza di un vero e proprio ciclo dell’acqua cambia tutto, e non solo perché la rende disponibile agli eventuali visitatori, ma anche perché la sua sola presenza potrebbe essere sufficiente a ospitare qualche forma di vita microscopica.

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