Il video in cui Jon Snow chiede scusa ai fan per l’ottava stagione di Game of Thrones

«È giunta l’ora di chiedere scusa». A parlare è Jon Snow, che solennemente chiede scusa per l’ottava stagione di Game of Thrones, la conclusiva e sicuramente la più discussa. I fan della serie tratta dai romanzi di George Martin non hanno nascosto il loro disappunto per il finale della serie più amata di sempre – almeno fino a quando non è arrivata Chernobyl.

Il video in cui Jon Snow chiede scusa ai fan per l’ottava stagione di Game of Thrones

In realtà, si tratta di un video “deep fake” come quello di Mark Zuckerberg sul valore dei dati personali diventato virale questa settimana. Sono video falsi realizzati con grande precisione, dove il labiale sembra davvero coincidere con i discorsi inventati da chi sta facendo il montaggio. Quello in cui Jon Snow chiede scusa ai fan per l’ottava stagione è uno di quelli, ma è davvero esilarante. La scena ritoccata è quella — SPOILER — del funerale dei morti dopo la battaglia a Grande inverno contro gli estranei. Daenerys, Arya e Tormund danno fuoco alle pire che ospitano i cadaveri dei loro compagni di viaggio e avventure, stavolta sostituiti dal copione dell’ottava stagione.

Cosa dice Jon Snow nel video di scuse

Il video è stato realizzato dal canale “Eating Things With Famous People” e ha già superato le 14mila visualizzazioni. E per chi non masticasse bene l’inglese, sopratutto con un accento del nord, ecco cosa dice Jon Snow.

«È tempo di chiedere scusa. Sono dispiaciuto di avervi fatto perdere tempo. Mi dispiace perché non abbiamo imparato nulla dal finale di Lost. Ho più battute in questo video che in tutta l’ultima stagione. Mi dispiace per questo. E lo so che nulla aveva un senso alla fine, quando la tazza di Starbucks è l’errore più piccolo, ti rendi conti di aver davvero fottuto tutto. Ci assumiamo la colpa:  mi dispiace del fatto che abbiamo scritto questa stagione in 6 giorni o giù di lì. Ora, bruciamo insieme i copioni dell’ottava stagione, e dimentichiamo tutto, per sempre».

 

 

(credits immagine di copertina: Photo: Britta Pedersen/dpa-Zentralbild/dpa)

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