La Guardia Forestale sarà accorpata ai Carabinieri

Così la Guardia Forestale sarà accorpata ai Carabinieri: pronto il decreto, lo sta limando il tavolo interforze coordinato dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. I Carabinieri subentreranno in tutti i rapporti attivi e passivi delle divise verdi, e saranno approntati i necessari strumenti giuridici – regolamenti ministeriali e interministeriali – che gestiranno il ritiro delle insegne e dei cimeli del Corpo Forestale dello Stato. Il corpo civile, recita la bozza di decreto, d’ora in poi sarà molto semplicemente una parte dell’Arma dei Carabinieri.

COSI’ LA GUARDIA FORESTALE SARA’ ACCORPATA AI CARABINIERI

E’ il Messaggero di oggi a riportare i piani per la dismissione del Corpo Forestale dello Stato.

Il Corpo forestale dello Stato potrebbe scomparire, ma nel vero senso della parola. Al punto 11 dell’articolo 1 della bozza è previsto, infatti, che «con decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con il ministro della difesa, vengano stabilite le procedure per il ritiro e le modalità di custodia della bandiera e delle altre memorie e cimeli» degli agenti in divisa verde. E la ragione è ancora più chiara al punto successivo, dove viene spiegato che «le disposizioni di legge, di regolamento e di decreto di natura non regolamentare vigenti che fanno riferimento a funzioni e compiti, ovvero articolazioni del Corpo forestale dello Stato, devono intendersi riferite all’Arma dei carabinieri ». I carabinieri, quindi, “assorbiranno” tutti i rapporti giuridici attivi e passivi che finora erano di competenza del Corpo: dal personale, ai ruoli, alle strutture, alle locazioni degli immobili, ai bilanci. Passerà tutta la gestione sotto l’ordinamento militare, eccetto le competenze «in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi che verranno trasferite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco»

L’intero corpo sarà dunque assimilato all’Arma, passando da forza civile a forza militare; una rivoluzione che potrebbe cambiare la vita ad oltre 7mila fra persone e famiglie e, dicono i sindacati, far scomparire una forza dedicata che si occupi in via prioritaria ed esclusiva della tutela ambientale del nostro paese.

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Sui social, su Twitter, i forestali e chi si oppone alla chiusura del corpo sta organizzando mobilitazioni e raccolta di firme.

Sindacalisti e forestali hanno una controproposta per il governo.

Chiediamo che venga mantenuta viva la storia bicentenaria di un glorioso Corpo di Polizia che svolge un servizio importante per la tutela dell’ambiente e per il benessere degli animali. Proponiamo di accorpare le Polizie Provinciali ed i Corpi Forestali delle Regioni e Province a Statuto Speciale (che attualmente sono alle dipendenze dei rispettivi Enti locali) all’interno del Corpo Forestale dello Stato (che attualmente è sotto organico con circa 7800 unità). Si otterrebbe così un unico Corpo Forestale presente in tutta la nazione e finalmente con un organico idoneo a svolgere i propri compiti istituzionali.

Sempre sul Messaggero sono i rappresentanti sindacali del Corpo a spiegare perché ritengono che l’accorpamento ai Carabinieri possa essere la scelta sbagliata.

Noi siamo sempre stati un corpo di polizia e ordinamento civile – dichiara Marco Moroni, segretario generale del Sapaf, Sindacato autonomo polizia ambientale e forestale – Ci ritroveremo in un ordinamento militare, dove il nostro ruolo sarà totalmente avvilito. Si pensi che i carabinieri potranno transitare, lavorativamente, nelle 1000 stazioni del corpo, mentre il nostro personale non potrà passare da loro».

Copertina: Wikimedia Commons

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