Papa Francesco parla al Congresso Usa: «No alle armi e alla pena di morte»

Papa Francesco è arrivato a Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington. Gremita fin dall’alba l’intera West Lawn, all’ombra della Cupola. Installati all’esterno numerosi maxischermi per consentire ai 50.000 presenti di seguire il discroso del Pontefice. Alla fine del suo discorso il Papa ha salutato il Congresso con queste parole «ho cercato di presentare alcune delle ricchezze del vostro patrimonio culturale, dello spirito del popolo americano. Il mio auspicio è che questo spirito continui a svilupparsi e a crescere, in modo che il maggior numero possibile di giovani possa ereditare e dimorare in una terra che ha ispirato così tante persone a sognare. Dio benedica l’America».

Papa Francesco

PAPA FRANCESCO PREOCCUPATO PER LA FAMIGLIA

Nel corso del suo intervento al Congresso Papa Francesco si è definito preoccupato per la situazione della famiglia, considerata essenziale nella costruzione degli Stati Uniti: «non posso nascondere la mia preoccupazione per la famiglia, che è minacciata, forse come mai in precedenza, dall’interno e dall’esterno. A rischio di banalizzare, potremmo dire che viviamo in una cultura che spinge i giovani a non formare una famiglia, perché mancano loro possibilità per il futuro. Ma questa stessa cultura presenta ad altri così tante opzioni che anch’essi sono dissuasi dal formare una famiglia»

PAPA FRANCESCO: «GUERRA CAUSATA DA DENARO INTRISO DI SANGUE, FERMARE IL COMMERCIO DI ARMI»

Papa Francesco parla anche della guerra ricordando come questa sia alimentata dalla vendita di armi il cui scopo è quello di uccidere l’uomo: «la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole silenzio, è nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio di armi». Altro timido applauso della platea. Allo stesso tempo il Pontefice ringrazia il Congresso per aver riaperto il dialogo con Cuba e Iran.

PAPA FRANCESCO, IL RICORDO DI THOMAS MERTON E DOROTHY DAY.

Papa Francesco ha ricordato, oltre Abraham Lincoln e Martin Luther King, anche Dorothy Day e Thomas Merton. La prima, fondatrice del Catholic Worker Movement, per la sua passione per la giustizia e per la causa degli oppressi. Il secondo, monaco cistercense, nella sua biografia scrisse: “Sono venuto nel mondo. Libero per natura, immagine di Dio, ero tuttavia prigioniero della mia stessa violenza e del mio egoismo, a immagine del mondo in cui ero nato. Quel mondo era il ritratto dell’Inferno, pieno di uomini come me, che amano Dio, eppure lo odiano; nati per amarlo, ma che vivono nella paura di disperati e contradittori desideri”.

PAPA FRANCESCO DIFENDE LA LIBERTA’ IMPRENDITORIALE E CHIEDE RISPETTO PER LA TERRA

Papa Francesco difende «la libertà imprenditoriale vista come un’occasione di rilancio di un qualcosa al servizio del bene comune anche per la creazione del bene comune che include anche la Terra, tema dell’enciclica scritta recentemente, per entrare in dialogo riguardo alla nostra casa comune. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca perché la sfida ambientale ci riguardano e ci toccano tutti. Per questo bisogna combattere la fame. E nell’enciclica Laudato Si incito a cambiare rotta per evitare il degrado causato dall’attività umana. Sono convinto che possiamo fare la differenza. Ora è il momento di azioni coraggiose e strategie dirette a implementare una cultura della cura». Papa Francesco non ha citato Expo.

PAPA FRANCESCO: «LA VITA UMANA E’ SACRA. NO ALLA PENA DI MORTE»

Papa Francesco raccoglie meno applausi dal Congresso al momento del suo attacco alla pena di morte. «Offro il mio sostegno a tutti coloro che pensano che ogni punizione non deve mai escludere l’obiettivo della speranza e della riabilitazione. La vita umana è sacra e bisogna rifiutare la pena di morte». Una frase, quest’ultima, che accoglie il favore di Joe Biden che applaude mentre lo speaker Bohmer fa una smorfia senza applaudire.

PAPA FRANCESCO: «UNA CRISI DEI RIFUGIATI SIMILE A QUELLA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE»

Papa Francesco parlando dell’emergenza rifugiati evoca la Seconda guerra Mondiale: «una crisi così non si vedeva da allora. Non dobbiamo lasciarci spaventare dal loro numero ma dobbiamo vederli come persone, guardando i loro volti e ascoltando le loro storie, tentando di rispondere meglio che possiamo alle loro situazioni in un modo umano e fraterno. Ricordiamo: Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te». E la cura dei migranti passa dalla cura della sicurezza e della tutela della pace.

PAPA FRANCESCO: «PROTEGGETE L’IMMAGINE DI DIO SU OGNI VOLTO» . DIFENDE I MIGRANTI E MARTIN LUTHER KING

Papa Francesco si è rivolto al Parlamento Usa chiedendo ai suoi rappresentanti di proteggere «con gli strumenti della legge, l’immagine e la somiglianza modellate da Dio su ogni volto umano. Come membri del Congresso il vostro compito è di permettere a questo Paese, grazie alla vostra attività legislativa, di crescere come nazione. Voi siete di questo popolo, i suoi rappresentanti. Voi siete chiamati a salvaguardare e a garantire la dignità dei vostri concittadini nell’instancabile ed esigente perseguimento del bene comune, che è il fine di ogni politica». Una politica che deve includere anche gli afroamericani, una politica dei sogni che conducono all’azione, alla partecipazione, all’impegno, che risvegliano ciò che c’è di più vero nella vita, sogni come quelli dei migranti. E tra gli applausi il Papa ricorda la marcia di Martin Luther King e la necessità di non aver paura degli stranieri, da figlio di immigrati come molti dei presenti e molti nativi del continente americano.

PAPA FRANCESCO AGLI USA: «RIFIUTATE LA VIOLENZA DEI TIRANNI»

Il Pontefice ha lanciato un monito ai presenti a Capitol Hill, invitando il Congresso Usa a non seguire le orme di coloro che con la violenza mettono in pericolo il mondo: «Imitare l’odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore di prendere il loro posto. Questo è qualcosa che voi, come popolo, rifiutate. La nostra, invece dev’essere una risposta di speranza e di guarigione, di pace e di giustizia». E per rafforzare il suo pensiero Papa Francesco ha citato la figura di Abramo Lincoln: «un uomo che ha lottato per la libertà». Papa Francesco ha poi parlato del fondamentalismo religioso, comune a ogni fede: Nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere attenti ad ogni forma di fondamentalismo. Il  nostro mondo è sempre più un luogo di violenti conflitti, odi e brutali atrocità, commesse perfino in nome di Dio e della religione».

PAPA FRANCESCO, TRE MINUTI D’APPLAUSI PER LUI

Il Pontefice è stato accolto dai presenti in piedi. Le persone presenti all’interno di Capitol Hill hanno applaudito il Papa per tre minuti. Ed il Pontefice ha omaggiato i suoi “ospiti” citando l’inno statunitense:  «Cari amici, grazie per l’invito a questa sessione riunita del congresso nella terra dei Liberi e nella Casa dei Coraggiosi». Papa Francesco si è poi rivolto ai deputati e senatori degli Stati Uniti, invitandoli a perseguire le loro sfide: «La vostra responsabilità è quella di far crescere questa nazione. Siete chiamati a garantire la dignità dei vostri concittadini, nel perseguimento del bene comune, perché questo è il fine di ogni politica».

PAPA FRANCESCO, L’ARRIVO A CAPITOL HILL

Papa Francesco è arrivato a Capitol Hill a bordo della sua 500 L alle 15.22 italiane, le 9.22 locali, ed è stato accolto dal vicepresidente e Presidente del Senato Joe Biden e dallo speaker Joe Boehner, con cui ha avuto un colloquio privato. Papa Francesco è il primo Pontefice a parlare al Congresso Usa. Il 25 novembre scorso parlò anche davanti al Parlamento europeo di Strasburgo.

 

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PAPA FRANCESCO, IL PRIMO PAPA CHE PARLA AL CONGRESSO USA

Come detto, Papa Francesco è il primo Pontefice a rivolgersi al Congresso degli Stati Uniti. In precedenza, papa Giovanni Paolo II aveva tenuto un discorso al Parlamento polacco l’11 giugno 1999 e al Parlamento italiano il 14 novembre 2002, mentre Benedetto XVI aveva parlato davanti al Parlamento tedesco il 22 settembre 2011. Francesco il 25 novembre scorso ha preso la parola anche davanti al Parlamento Europeo a Strasburgo.

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