Da Freud a Jobs: il genio e la droga

17/01/2012 di Dario Ferri

Coca, marijuana, LSD. Il vizio nelle biografie degli uomini più rivoluzionari

La vita degli uomini capaci di lasciare un segno indelebile nella storia non è fatta solo di scoperte e intuizioni. Ma anche di dolori, debolezze, vizi. Su tutti quello della droga. Nella biografia di alcuni grandi rivoluzionari degli ultimi decenni si parla anche di cocaina, marjuana, Lsd.

FREUD E LA COCAINA – Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, ad esempio, nel corso della sua esistenza ha fatto uso frequente di cocaina. Freud non considerava la sostanza come un difetto, ne parlava semplicemente come una meravigliosa droga, ne sosteneva l’uso in una vasta gamma di casi. In una lettera scritta alla sua fidanzata, Martha, il medico austriaco scriveva: “Se tutto va bene scriverò un saggio (sulla cocaina, nda) e mi aspetto avrà il suo posto nelle terapie come la morfina. Assumo dosi molto piccol contro la depressione e l’indigestione e con brillante successo”. Nel suo scritto “Uber coca”, Freud propose il ricorso alla cocaina per curare vari malanni, come antidepressivo, afrodisiaco e per la disintossicazione dagli oppiacei. Freud riteneva la cocaina ideale per curare la crisi di astinenza da alcol e da morfina.

ANFETAMINE AGLI SCIENZIATI – E mentre Francis Crick, lo scienziato britannico che ha lavorato al primo modello di struttra del dna, ha assumeva Lsd, e mentre l’inventore americano Thomas Edison ricorreva all’elisir di cocaina noto col nome di Vin Mariani, dal nome del suo ideatore, il chimico francese Angelo Mariani, Paul Erdos, uno dei matematici più noti di sempre, considerava le anfetamine il segreto del suo successo e della sua intensa attività. Si dice fosse capace di lavorare 19 ore al giorno.

STEVE JOBS E L’LSD – Anche l’eroe dei nostri tempi, Steve Jobs, il visionario della Apple che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia, ha fatto uso di droghe. Il padre dell’iPhone, dell’iPod e dell’iPad ha definito l’Lsd “una delle tre cose più importanti che aveva fatto nella vita”. E’ testimoniato anche nella biografia di recente pubblicazione. Jobs spiegava la mancanza di fantasia di Bill Gates con la mancanza di sperimentazione psichedelica del rivale di Microsoft. “Bill è privo di fantasia e non ha mai spetimentato nulla, per questo che oggi lui sia più a suo agio nella filantropia piuttosto che nella tecnologia”, diceva.

BILL GATES – In realtà anche Bill Gates aveva fatto ricorso a quel tipo di droga, da giovane. Lo rivelò in un’intervista rilasciata nel 1994 a Playboy, ma mostrò di essere molto meno aperto sul tema rispetto a Jobs. “Ci sono cose che ho fatto fino a 25 anni e poi non ho fatto successivamente”, diceva Gates.

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