Scoppia la pace fra Vasco Rossi e Ligabue

Blasco chiude su Facebook la lunga tenzone che lo separava dal suo collega Liga

Lungo messaggio di Vasco Rossi su Facebook per chiudere la diatriba col suo “erede” Liga. Sulla sua pagina ufficiale il Blasco chiude la polemica che lo opponeva, da ormai molti anni, con Luciano Ligabue. Ancora una volta il cantante più popolare della musica italiana utilizza il web 2.0 per comunicare direttamente con la milonata e passa dei suoi fan, e lancia un messaggio di pace all’artista col quale spesso si era beccato negli ultimi anni.

GRAZIE CHIAMBRETTI – Il motivo della comunicazione di Vasco è una trasmissione televisiva. Piero Chiambretti avrebbe definito il confronto Vasco – Liga come la sfida del secolo, messaggio che non è per nulla piaciuto al rocker di Zocca. Dopo una tirata contro il presentatore di Torino, ecco il messaggio di pace e rispetto per Ligabue.

Scherzo. Rinnovo stima per ligabue. Non esiste alcuna antipatia odio o rivalità tra me e lui La nostra è tutta una finta commedia . La grande truffa del rock’n’roll….ricordate? i sexpistols e Niente è come sembra e nel rock meno che mai!!! È più divertente spararci un po’ addosso…qualche battuta feroce piuttosto che i soliti salamelecchi.
Lui è un bravo artista…uno dei migliori della sua generazione. Io faccio parte di un’altra….Abbiamo poco in comune se non il linguaggio del rock e l’amore per le “chitarre”…Anche a lui disturba essere sempre paragonato a me. In fondo io ho molta più esperienza alle spalle di lui è un dato di fatto e e non è certo una sua colpa o mancanza di talento. E poi siamo completamente differenti …io della generazione di sconvolti lui di quella dei disperati…io col mio rock disperato e lui con il suo rock confortante. Siamo vicini di casa ma molto distanti nel tempo. diversi di carattere e di modi di fare. Non ci vogliamo affatto male. Lui fa la sua musica io la mia….Per quel che ci conosciamo devo dire che ci siamo sempre trovati d’accordo su tutto. Compreso quello di fare musica diversa e non suonare mai insieme dal vivo?!!. ci siamo sempre rispettati. E nei momenti importanti lui c’è sempre stato e Io non dimentico.  Quando sono partito nei primi anni ottanta ho preso schiaffi per cinque o sei anni…lui questo non l’ha dovuta passare. Questa cosa da un lato mi fa incazzare ma dall’altro devo anche ringraziare quella lunga gavetta. Mi ha fatto diventare il migliore sul ….palco. Non sul campo però…nella vita, dove probabilmente se la cava meglio lui. Di certo non abbiamo bisogno di invidiare niente, l’uno all’altro e le uniche sfide che facciamo veramente sono quelle contro noi stessi per cercare di fare sempre meglio.  E adesso …avanti un altro.  Ci sono insulti per tutti …anche per te Chiambretti!!!

LUNGA RIVALITA’ – Il post del Blasco chiude così una rivalità durata molti anni, come ricorda questo articolo.

Il dibattito tra i fan di Vasco Rossi e quelli diLuciano Ligabue è aperto da anni. Entrambi emiliani, entrambi orgogliosi, entrambi campioni di vendite, si contendono da una quindicina d’anni (cioè da quando anche Ligabue si è affermato come musicista di punta del panorama italiano) la palma di “miglior rocker” di casa nostra. La miccia della polemica è riesplosa dopo che Vasco ha pubblicato sul suo profilo Facebook un commento non proprio conciliante: “Ligabue? Penso che sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione”. Il Blasco si era autocitato, postando sul social network un pezzo di un’intervista fattagli da Red Ronnie. La ruggine cominciò nel 1999, quando morì Massimo Riva, chitarrista collaboratore e amico di Vasco. Riva fu trovato morto per overdose nella sua casa di Bologna. In quei giorni Ligabue stava presentando Radiofreccia, il suo primo film come regista in cui trattava proprio il tema della tossicodipendenza. Durante una conferenza stampa, il Liga disse: “Per fare rock bisogna pagare dazio alla droga, in base al galateo della rockstar perfetta. Ma io non mi drogo, duqnue sono fuori dal target”. L’affermazione scatenò l’indignazione di Vasco, che tacciò il rivale “di cattivo gusto” in quel momento di lutto per la morte di Riva (“Mi è morto un amico e invece del silenzio c’è chi specula lanciando messaggi moralizzatori”). E proprio attorno al presunto perbenismo di Ligabue si scatenò la protesta dei fan del Blasco. Da quel momento, ogni concerto di Vasco Rossi è accompagnato da striscioni contro Ligabue e fischi ogniqualvolta il cantante di Correggio è nominato. E nemmeno Vasco si è trattenuto dall’ironizzare sul collega. Da parte sua, i maligni ritengono che una delle ultime canzoni di Ligabue, Caro il mio Francesco, contenga una dedica al vetriolo a Vasco: suddividendo i cantanti in “bravi artisti, furbacchioni e topi”, Ligabue farebbe riferimento proprio a Vasco, etichettandolo come “topo”. Ad aprile 2011 Vasco uscì nuovamente allo scoperto, con un post su Facebook: ”Caro Ligaquando avrai scritto anche tu quasi duecento canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po’ di polenta prima di poterti confrontare con me”. I portavoce del Blasco si affrettarono a smentire che l’autore del post fosse proprio il cantante, ma i dubbi (soprattutto nell’entourage del Liga) sono rimasti. Dopo qualche mese, a luglio, su Youtube compare un video di un brano inedito, in cui una canzone di Ligabue viene cambiata con versi chiaramente dissacratori nei confronti di Vasco. E il dibattito è aperto: quello che canta è proprio il Liga o si tratta di un falso? La saga continua.

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