La poliomielite è tornata in Europa perché i genitori non vaccinano i figli

Due bambini dell’Ucraina meridionale sono rimasti paralizzati dalla poliomielite, il primo focolaio europeo della malattia dal 2010. Lo ha affermato mercoledì scorso l’Organizzazione mondiale della sanità e la notizia è stata riportata da Reuters.

L’OMS –

L’Oms ha definito l’Ucraina come stato particolarmente a rischio per l’insufficiente copertura vaccinale. Lo scorso anno, infatti, solo il 50% dei bambini sono stati immuniziati totalmente contro la polio e altre malattie prevenibili. Il rischio di una maggiore diffusione nel paese è molto alto e per la polio non esiste cura, attacca il sistema nervoso causando paralisi irreversibili dopo appena alcune ore dall’infezione. Tuttavia il rischio di una propagazione internazionale è piuttosto basso, anche per i paesi vicini come Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia perchè in questi paesi il tasso di vaccinati supera il 90% rendendo improbabile il contagio. Stando ai dati diffusi dall’Oms, la paralisi da poliomielite si verifica in un caso ogni 200 portatori sani, ma una massiccia campagna di vaccinazioni debellerebbe facilmente il virus.

MALATTIA EPIDEMICA –

«Si tratta di una malattia epidemica» ha affermato Oliver Rosenbauer, portavoce del dipartimento per l’eradicazione della polio dell’Oms «Un virus molto bravo a scovare i bambini sensibili». I due casi di paralisi infatti sono solo quelli visibili tra centinaia di bambini e adulti infettati. «Il virus si diffonde attraverso la rete fognaria e questo è il momento di aumentare significativamente i livelli di immunità».

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