Quando la fotografia fa la storia

03/09/2015 di Redazione

Si era ancora nell’800 quando furono le foto dei bambini congolesi, mutilati ogni volta che i genitori non raccoglievano abbastanza gomma, a mettere fine al genocidio congolese e al dominio di re Leopoldo del Belgio sul Congo, affidatogli come possedimento privato alla conferenza di Berlino del 1884, lo scopo ufficiale era quello di proteggere il territorio dagli schiavisti e di portarvi la civiltà. In poco meno di 20 anni la compagnia privata di Leopoldo ucciderà la metà dei congolesi, prima di cedere il controllo della colonia al Belgio. Da allora la  fotografia non ha mai smesso di rappresentare la storia come non saprebbero fare le parole e di influenzarla con la forza di una testimonianza potente e penetrante.

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