Expo, lavoratori non pagati al Padiglione Italia, il Comune fa da mediatore

Almeno ottanta lavoratori tra hostess e steward di Padiglione Italia non avrebbero ricevuto lo stipendio di giugno. Ne riporta la notizia Il Giorno che tenta di far luce su una situazione piuttosto ingarbugliata:

Alla fine del 2014 Expo aggiudica dopo una gara di appalto il servizio di coordinamento, progettazione, organizzazione, realizzazione di eventi e attività connesse per Padiglione Italia alla Jec (J Events & Communication), che guida un raggruppamento temporaneo di imprese. Ma, come ci si avvicina primo maggio, non mancano le difficoltà e per quanto riguarda i lavoratori viene chiamata Manpower, che si è occupata di tutti i reclutamenti per Expo. Dopo un mese di rodaggio, però, ecco tornare di nuovo la Jec. E sta proprio qui l’inghippo che blocca il pagamento della mensilità a hostess e steward.

 

Poco dopo l’azienda cede la gestione del personale ad una società nata da poco con capitale sociale di soli 10mila euro, il cui incarico dura solo un mese. Proprio il mese in cui non sono stati versati gli stipendi. Per questo l’assessore comunale alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani si è offerta di districare la matassa. «Un centinaio di giovani lavoratori del Padiglione Italia e del Padiglione Lombardia non avrebbero ricevuto lo stipendio del mese di giugno per un avvicendamento societario contestato dalla società Expo» scrive sulla sua pagina Facebook. «Credo che Expo faccia bene a fare tutte le verifiche del caso sui subappalti, intanto però è necessario che ai lavoratori venga pagato il dovuto. Sono certa che una soluzione possa essere trovata anche prima che la controversia societaria sia risolta». Poi conclude: «Il Comune é a disposizione per dare una mano, convocando anche un tavolo tra le parti, se utile e necessario».

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