Zwarte Piet, l’Olanda respinge l’accusa di razzismo per la difesa dell’aiutante nero di Babbo Natale

Zwarte Piet,

l’Olanda ha di nuovo respinto la sollecitazione a modificare la tradizione dell’aiutante di colore di Babbo Natale/Sinterklaas, come richiesto dal comitato dell’Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale. Una polemica che prosegue da diverso tempo, e che contrappone alcune istituzioni internazionali e il governo dei Paesi Bassi, che difende una tradizione plurisecolare che appare piuttosto innocua.

ZWARTE PIET RAZZISMO –

Zwarte Piet non si tocca. Così ha replicato il governo di Mark Rutte all’ennesimo appello dell’Onu a modificare la maschera di Pietro il moro, l’aiutante di Babbo Natale (Sinterklaas) che aiuta a portare i regali ai bambini olandesi. Secondo la tradizione dei Paesi Bassi Sinterklaas arriva a metà novembre dalla Spagna, al fine di donare ai piccoli i regali da loro desiderati, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre. Sinterklaas, l’equivalente di Babbo Natale in Italia, svolge la sua missione grazie al supporto di Zwarte Piet, un aiutante dai tratti somatici neri, che vengono ripresi dalle persone che indossano questa maschera. Secondo il comitato contro l’eliminazione della discriminazione razziale dell’Onu Zwarte Piet ha caratteri discriminatori evidenti, e ha chiesto al governo dei Paesi Bassi di intervenire per porre fine a questa tradizione razzista. Un giudizio bocciato dal premier olandese Mark Rutte, liberale, che ha rimarcato come Zwarte Piet non possa essere considerata una questione diplomatica su cui l’Olanda debba prendere una nuova posizione. L’esecutivo, una coalizione larga tra liberalconservatori e laburisti, ha così confermato la difesa della maschera di “Pietro il Moro”, che riflette il passato coloniale dei Paesi Bassi, in modo innocuo secondo i sostenitori, mentre i seguaci del politically correct la vorrebbero modificare. Forse sbianchettando il volto di Zwarte Piet.

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Photocredit: REMKO DE WAAL/AFP/Getty Images

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