Alexis Tsipras cala nei sondaggi, maggioranza assoluta lontanissima

31/08/2015 di Andrea Mollica

Alexis Tsipras

potrebbe perdere le elezioni anticipate cercate per ottenere la maggioranza assoluta nel Parlamento greco, persa dopo la scissione subita dal suo partito Syriza dopo l’accordo con l’Europa per un terzo programma di salvataggio. I sondaggi rilevano una marcata contrazione di voti per la formazione del premier, quasi affiancata dal principale partito di opposizione, i conservatori di Nea Dimokratia.

ELEZIONI IN GRECIA  –

In Grecia il Parlamento verrà rinnovato domenica 20 settembre, per la quarta volta in quattro anni. Come nel 2012, anche nel 2015 ci saranno elezioni anticipate, e oggi come allora l’esito sembra oltremodo incerto dopo la cavalcata trionfale di Alexis Tsipras dello scorso 25 gennaio. Il premier greco si è dimesso, provocando la rottura anticipata della legislatura, dopo la firma del terzo piano di assistenza finanziaria con i creditori europei. Il programma di salvataggio da oltre 80 miliardi di euro, che ha evitato una nuova bancarotta di Atene, appare una contraddizione rispetto alle promesse con cui Syriza aveva vinto le elezioni di fine gennaio. Per questo motivo il partito guidato da Alexis Tsipras si è rotto, con la corrente di sinistra radicale che ha creato una nuova formazione, Unità popolare, dopo che i parlamentari avevano votato contro le misure concordate dal governo con l’Europa. Alexis Tsipras ha così perso la maggioranza assoluta in Parlamento, e si è dimesso per ottenerne una nuova dagli elettori greci nelle elezioni anticipate. Il piano non sembra però funzionare. Questo fine settimana sono stati pubblicati sei sondaggi, e in nessuno di questi Syriza è rilevata su valori vagamente vicini alla maggioranza assoluta.

LEGGI ANCHE

Alexis Tsipras si è dimesso: «Voi con il vostro voto deciderete chi condurrà e come la Grecia»

La rottura tra Yanis Varoufakis e Alexis Tsipras

Per il governo di Alexis Tsipras è l’inizio della fine

 

SYRIZA SONDAGGI –

Le rilevazioni demoscopiche indicano come Syriza sia assestata tra il 22 e il 29%, una forchetta di valori ampia ma già molto distante dal 37% ottenuto alle elezioni in Grecia del 25 gennaio 2015. La legge elettorale ellenica è un proporzionale con soglia di sbarramento al 3%, che assegna un bonus di 50 seggi al primo partito. Per arrivare a quota 151, la maggioranza assoluta voluta da Alexis Tsipras, è necessario che la prima lista ottenga una percentuale poco distante dal 40%, alla luce dell’elevata frammentazione che porterà diversi partiti in Parlamento.

Al momento una netta vittoria di Syriza appare pressoché impossibile, e la tendenza negativa potrebbe perfino provocare un clamoroso successo del centrodestra di Nea Dimokratia guidato da Vangelis Meimerakis. I conservatori legati al Ppe sono rilevati su valori prossimi al risultato ottenuto alle elezioni di gennaio, ma la forte contrazione di Syriza ha riaperto la competizione per il bonus da 50 seggi che assegna la guida del governo. Se i sondaggi fossero confermati, la formazione di una grande coalizione sarebbe un esito probabile, e al momento nessun partito, neanche Syriza, può sperare di poter governare in autonomia. Per recuperare consensi e mobilitare una base delusa dall’accordo con l’Europa e dalla scissione il partito di Alexis Tsipras ha approvato un programma elettorale molto duro nei confronti dei creditori. Syriza ha annunciato una posizione assai severa nelle aree grigie dell’intesa con l’Eurogruppo, in particolare sui temi relativi a privatizzazione, riforma pensionistica e del lavoro. Syiriza non rifiuta un accordo, ma ne vuole ridurre la severità cosi c0me intende dare maggior peso alla lotta alla corruzione e all’evasione fiscale per ottenere risorse fiscali.

 

Share this article