La verità, vi prego, sull’aumento tariffa di Car2go a Milano

Un pagamento aggiuntivo di 4,90 euro per chi lascia la macchina parcheggiata in periferia. Succede a Milano per il servizio di car sharing Car2go, causando l’indignazione degli utenti e del Comune. Tra polemiche web, diritti e libero mercato cerchiamo di far chiarezza sulla vicenda.

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CAR2GO E LA TARIFFA IN PERIFERIA: I MOTIVI REALI

– Una premessa: Car2go è il primo operatore che è approdato sotto la Madonnina. Per ovviare al sempre più diffuso problema degli utenti che abbandonano il mezzo nei quartieri di periferia si è optato per questa tariffa in alcune zone della città. Quartieri coinvolti? Si pagherà di più se si lascia la car a Quarto Oggiaro a Crescenzago, Quinto Cagnino, Baggio e Chiesa Rossa. Per disincentivare la “cattiva abitudine” in caso di percorso inverso, ovvero chi preleverà l’auto all’interno della fascia periferica e la lascerà all’interno della “privilegiata” (centrocittà), potrà accumulare minuti gratis da usare per altri spostamenti. Questa scelta è stata motivata anche dall’ad della società: le auto si accumulano, rimanendo spesso ferme per lungo tempo e lasciando sprovviste zone in cui la domanda di utilizzo è invece altissima. Non solo: le vetture lasciate in periferia subiscono più danneggiamenti. Queste nuove misure saranno attive a partire dal 17 agosto, qui la mappa valida a partire da quella data.

CAR2GO E LA TARIFFA IN PERIFERIA: L’INDIGNAZIONE

– Alla notizia della tariffa aggiuntiva è montata la rabbia degli utenti. L’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha già scritto alla società. «Tra le caratteristiche peculiari di Milano c’è il fatto che il servizio va garantito non solo nelle aree centrali ma a tutta la città – ha osservato Palazzo Marino – Car2go ha improvvisamente comunicato una revisione tariffaria molto particolare che appare discriminatoria verso alcuni utenti, al punto che può essere interpretata come una riduzione sostanziale dell’ambito di operatività del loro servizio». Secondo il comune di Milano l’universalità era uno dei punti previsti nel bando 2013 per questo nell’amministrazione meneghina si «riserva di valutare se la modifica risponda ai principi di interesse pubblico esplicitati nell’avviso».

CAR2GO E LA TARIFFA IN PERIFERIA: COSA HANNO FATTO LE ALTRE CAR SHARING

– La concorrenza soffre della stessa sindrome milanese. Come hanno rimediato? Enjoy ha scelto di aumentare la flotta per il prossimo ottobre, ma chissà se più auto ovvieranno al sovranumero in periferia. Twist ha fatto la stessa cosa di Car2go: ha imposto per chi termina il noleggio nei 33 comuni convenzionati dell’hinterland milanese tre euro di tariffa aggiuntiva.

CAR2GO E LA POLEMICA PARLA L’OPERATORE

– Da una parte l’utenza, dall’altra Palazzo Marino. Ma quale è la verità nella grande polemica milanese? La società prova a spiegare sui social le sue ragioni. Ineccepibili. «Il sistema di car sharing a flusso libero deve autoregolarsi. Se gli interventi di riallocazione superano una determinata soglia l’intero sistema crolla». E soprattutto, per l’utenza:

Non ci sono clienti cattivi né periferie da penalizzare ne furti tariffari. C’è un servizio da far funzionare e ci sono clienti (più dell’80%) che al mattino presto, di sera e di notte non hanno accesso al servizio. Una stragrande maggioranza silenziosa che da 2 anni lamenta questa questa circostanza (basta andare indietro sui commenti di questa pagina. Anche il Milanese Imbruttito di ha fatto un post al veleno.

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In una nota pubblicata su Motorionline, la società spiega:

AUTOREGOLAMENTAZIONE: Gli interventi di riallocazione delle auto (estremamente impegnativi sotto il profilo delle risorse necessarie) sono previsti ed effettuati con regolarità ma non risultano sufficienti a garantire una presenza adeguata delle nostre macchine laddove la domanda è maggiore. Se il sistema non riesce a mantenersi in equilibrio collassa, a causa di un inevitabile ed insostenibile aumento del prezzo al minuto o per l’insostenibilità dei suoi costi. Da ciò deriva quello che da 2 anni tutti i nostri clienti lamentano: la cronica carenza di veicoli, non solo all’interno della cerchia della linea 90, ma anche entro quella più esterna della città che, rammentiamo, non è soggetta ad alcuna tariffazione aggiuntiva

COSTO DI 1100 EURO PER AUTO CHE IL COMUNE INCASSA PER LE STRISCE BLU: A fronte di questa onerosa contropartita economica, l’operatore acquisisce il diritto di esercitare il servizio accedendo all’ Area C (le altre ztl sono inopportunamente escluse) e fruendo dei parcheggi in strada contrassegnati dalle linee gialle e blu. Area C e possibilità di parcheggio in strada non sono affatto gratuiti come spesso affermato da chi non è a conoscenza delle regole entro le quali car2go opera

IL COMUNE GARANTE DELLA LIBERA CONCORRENZA: Un intervento della pubblica amministrazione sul fronte della libera concorrenza tariffaria sarebbe disastroso per la qualità sistema e finirebbe inevitabilmente per distruggerlo.

Tutto chiaro no?

(in copertina foto di Chip Somodevilla/Getty Images)

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