I giornali alla ricerca della mappa dello sballo italiano

04/08/2015 di Redazione

Bar, club e disco pub di Perugia. Il litorale romano. Pescara vecchia. La Riviera delle Palme e San Benedetto del Tronto. Sono le principale mete dello sballo di Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche indicate oggi in alcuni brevi articoli del quotidiano romano Il Messaggero, che come altri giornali oggi ha deciso di dedicare all’argomento ggggiovani che si drogano male un’ampia pagina di cronaca (e non solo)

MAPPA DELLO SBALLO, LAZIO –

Dove sono questi luoghi di perdizione in cui i nostri amati ingenui ggggiovani vengono circuiti da tristi uomini cattivi (spesso immigrati!1!) che vendono loro la maledetta ddddroga? A Roma sbancano i soliti: San Lorenzo, Pigneto, Ponte Milvio:

L’estate sposta la maggior parte dei traffici sul litorale, seguendo gli appuntamenti di discoteche e locali, ma la città non rimane mai “sguarnita”. Non c’è bisogno di attendere il sabato in discoteca per cercare lo sballo, il mercato degli stupefacenti è aperto h24. Al Pigneto, il cuore dei traffici è l’isola pedonale in via del Pigneto, ma i pusher, perlopiù nordafricani, giocano d’anticipo e invece di attendere i clienti, offrono lamerce, entrando nei locali.

Ci sono poi quartieri dove è più facile reperire droghe leggere:

A Ponte Milvio, il fumo si compra sul ponte, poco distante dai locali del quartiere, di Parioli e Fleming. E dalle rispettive feste. A venderlo sono anche ragazzi di buona famiglia, tra i venti e i trent’anni. Perché lo fanno? “Si guadagna bene è la risposta – Costa pocoma chi la vuole paga molto”. È la legge del mercato, domanda e offerta, come molti di loro hanno studiatoalla facoltà di Economia. A PrimaPorta c’è chi la marijuana la coltiva in casa.

In altre zone si trovano droghe pesanti:

Ecstasy, anfetamine, cocaina ed eroina si trovano a Testaccio e Trastevere. A San Lorenzo, pure lo shaboo, droga dello stupro. Cocaina e hashish da Spagna e Albania invadono le strade cittadine passando per Tor Bella Monaca. Nel Basso Lazio le sostanze arrivano dalla Campania. Ma attenzione, le nuove mappe dello spaccio, a Roma e nel Lazio, alle discoteche troppo “evidenti” preferiscono strade e parcheggi.

Diciamo che se doveva essere un articolo contro la droga risulta più una mappa di dove trovarla, ma non si può avere tutto dalla vita, in fondo

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MAPPA DELLO SBALLO, UMBRIA –

Per quanto concerne, invece l’Umbria, gli occhi delle forze di polizia e dei giornalisti anti-dddroga sono puntati sui due capoluoghi, Terni e Perugia. Scrive Michele Milletti:

In una regione in cui non c’è un litorale da tenere sott’occhio, ecco che carabinieri e polizia sono continuamente impegnati in controlli nei bar e nei locali notturni, specie alcuni locali etnici nella zona della stazione centrale di Perugia che le indagini delle forze dell’ordine hanno dimostrato essere punti di ritrovo di balordi e criminali. Soprattutto legati allo spaccio di droga, che a Perugia come a Terni resta un’emergenza importante. Specie nel capoluogo regionale, dove la grande presenza di giovani e studenti alimenta inevitabilmente lo spaccio. Ed ecco allora bar, club e disco pub (anche in centro) diventare in alcuni casi teatro di violente risse tra gang del mondo dello spaccio di droga. Tra i “grossisti” (nigeriani e albanesi) che riforniscono la piazza di stupefacenti e le bande, per lo più tunisine, che gestiscono le vie dello spaccio.

MAPPA DELLO SBALLO, UMBRIA –

In Abruzzo destano “allarme” il centro di Pescara e la riviera Pescarese. Il Messaggero spiega che è «lungo gli otto chilometri del litorale che d’estate trasloca la movida che ha reso famosa Pescara vecchia, per l’atmosfera glam nei primi anni, per violenze ed eccessi nelle ultime stagioni». «Non c’è un polo unico del divertimento, il locale mega, ma una continua transumanza che ogni estate inventa nuovi punti di riferimento e tendenze». Il rischio principale, in questo caso, è rappresentato dalle risse (ora si parla di droga, ma non scordiamoci anche le altre emergenze dell’estate, casomai dovesse servire in seguito). Le forze di polizia hanno scelto, per questo, la strategia della linea dura, considerato unico deterrente in grado di responsabilizzare i gestori dei locali. Spiega Il Messaggero:

Ogni notte entrano in azione una decina di agenti del reparto mobile, insieme a pattuglie di carabinieri e polizia municipale; le volanti del 113 e le gazzelle del 112 sono affiancate da due-tre equipaggi del reparto di prevenzione crimine della polizia. Agenti in borghese tengono d’occhio lo spaccio di droghe leggere, controllato dai nord africani. Ad alzare la temperatura sono gli eccessi prevedibili del divertimento estremo, ma anche il carico di tensioni sociali che si scarica sulla movida: rivalità calcistiche tra Pescara e la vicina Chieti, intolleranze razziali, una convivenza sempre più difficile tra i gruppi locali e la comunità rom dopo l’omicidio dell’ultrà pescarese Domenico Rigante. I residenti protestano per eccessi e baccano e per le strade interne trasformate in pericolose retrovie della movida da comitive di giovani e giovanissimi completamente sfatti da alcol e altro.

MAPPA DELLO SBALLO, MARCHE –

Come in Romagna, infine, anche nelle Marche le mete dello sballo sono rappresentate dalle numerose mefistofeliche discoteche lungo la costa. Le zone calde sono la Riviera delle Palme, con San Benedetto del Tronto a farla da padrone, e la Spiaggia di Velluto con Senigallia, dove arrivano giovani anche fuori regione. In questo caso ad allarmare è l’abuso di alcol. Scrive Claudia Grandi sul Messaggero:

Da queste parti non c’è un allarme droghe sintetiche. È l’alcool, anche tra i minorenni, a finire sopprattutto d’estate sulle pagine di cronaca. Così come l’immancabile guerra dei decibel che accompagna il divertimentificio. Ma non sono mancati, anche a queste latitudini, gravi episodi che hanno acceso i riflettori delle forze dell’ordine sulle discoteche.

E ancora:

Sono i decibel e gli orari del divertimento, invece, i tormentoni della Riviera delle Palme. La Notte Bianca di San Benedetto, sabato sera, si è lasciata dietro due provvedimenti di stop alla musica per sette giorni per altrettanti locali, la chiusura anticipata per altri due e la sospensione della licenza per un quinto. Mano pesante del Comune. Più leggera con chi collabora. È il caso dei locali che s’impegnano a predisporre un servizio di vigilanza esterno, a non organizzare serate di promozione di liquori e birra, a fornire i clienti alcol test gratuito.

Giovani, state attenti: la dddroga è tutta intorno a voi. Mettete a posto quei soldi, per cortesia. (Foto di copertina: Ansa / Polizia di Stato)

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