Maria Elena Boschi: «Ogni tanto tentata dalle urne. Il Pd avrebbe il 40 per cento»

«Sono convinta che se andassimo al voto oggi, quello vero, il Pd avrebbe il 40 per cento al primo turno». Maria Elena Boschi in un’intervista a Sette, in edicola il prossimo 31 luglio appare sicura della performance del Partito Democratico alle urne nonostante le ultime regionali. Tanto sicura che si sentirebbe pronta ad andare a votare: «a volte ho la tentazione di dire bene, vediamo cosa succede nell’urna soprattutto quando dicono che il Pd è in crisi. Renzi batterebbe tranquillamente Grillo, Salvini, Vendola».

Maria Elena Boschi
ANSA/ CLAUDIO PERI

MARIA ELENA BOSCHI: «RENZI? UN ITALIANO NORMALE CON TANTO CORAGGIO»

E Matteo Renzi sarebbe il naturale capofila del Partito Democratico visto il suo talento e la sua capacità: «un italiano normale, non viene da chissà quali dinastie della politica, uno dei figli dell’Italia degli anni settanta, come molti altri. Credo abbia grande coraggio politico, affronta i cambiamenti come nessuno ha fatto prima, in tempi molto stretti. Si mette in gioco, rischia pesante. È tenace». Renzi, un uomo tenace e dotato di coraggio ma con un difetto: «Cambia agenda troppo spesso, fissa gli appuntamenti pubblici 24 ore prima, lascia che più gruppi lavorino sulla stessa cosa per poi riservarsi di decidere. Ha un suo peculiare concetto dell’organizzazione che per me, metodica, in alcuni casi è insopportabile».

 

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MARIA ELENA BOSCHI: TRA TRE ANNI LASCEREMO CONVINTI DI AVER FATTO LE COSE GIUSTE

E Matteo Renzi può arrivare ad ambire a grandi traguardi, continua Maria Elena Boschi, grazie ai numeri a sua disposizione ed a quanto è già stato fatto: «Abbiamo la maggioranza più ampia degli ultimi anni, sia nel Pd, sia a livello di governo. Tra tre anni, se avremo portato a termine le riforme costituzionali, tagliato la tassa sulla prima casa, rivisto l’Irpef e l’Ires, se la riforma della pubblica amministrazione avrà reso più agile il Paese, con una riduzione delle partecipate e meno burocrazia, gli italiani potranno pure votare Grillo o Salvini. Noi lasceremo convinti di aver fatto le cose giuste per l’Italia». Obiettivo 2018 quindi, nonostante la tentazione delle urne.

MARIA ELENA BOSCHI: MATRIMONIO GAY? NON IN QUESTO PARLAMENTO

Tra i prossimi provvedimenti in programma manca qualcosa sulle unioni civili: «Io sarei favorevole al matrimonio. Oggi, in questo Parlamento, non è realistico immaginare che si possa ottenere il matrimonio tra omosessuali, quindi, occorre mediare. Le adozioni, poi, dividono in maniera più incisiva».  In questo caso la soluzione, continua Maria Elena Boschi, sarebbe quella di seguire il modello tedesco «ovvero un riconoscimento e, quindi, la possibilità di adozione all’interno della coppia per i figli nati da precedenti unioni, credo possa essere un buon punto di partenza». Dal canto suo però punterebbe a qualcosa di più: «Vengo dall’esperienza delle Giornate mondiali della Gioventù, sono cattolica, ma sulle unioni civili ho una posizione diversa rispetto a quella ufficiale della Chiesa».

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